Mercoledì 24 Aprile 2024

Pilota Friedkin, atterra Mou: Roma in delirio

Josè sbarca a bordo dell’aereo guidato dallo stesso patron giallorosso. E alla folla promette: "Voglio creare una squadra vincente"

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di Paolo Franci

La maglia con Mou in vespa alla Gregory Peck in Vacanze Romane. Eppoi lo striscione ’HabeMOUs Papam!’ con qualcuno che scrive sui social: "E io ho sempre pensato che il papa fosse già a Roma...". E c’è pure chi si è giù tatuato le sue iniziali su gambe o braccia. Il primo giorno della Special One è più o meno come l’avremmo immaginato dopo due mesi di attesa, pur nella distrazione delle meraviglie azzurre all’Europeo.

Mourinho è arrivato a Roma con un volo privato sul lussuoso Gulfstream G650 di Dan Friedkin e la cosa incredibile è che i tifosi romanisti hanno tracciato quel volo proveniente dal Portogallo seguendolo in tempo reale sui social. Il che la dice tutta sull’entusiasmo che di lì a poco sarebbe esploso. Non c’era quota sul fatto che la fantasia dei tifosi si sarebbe scatenata sui social, con l’aereo ribattezzato "Air Special One". E mica finisce qui, perchè il nuovo proprietario della Roma ha pilotato personalmente l’aereo, con il figlio Ryan a bordo, per atterrare poco dopo le 14 e 30 a Ciampino dove, neanche a dirlo, il delirio era già arrivato a imassimi livelli. Cori, sciarpe, fumogeni e striscioni quando Mou è sceso dalla scaletta, annunciato da un ’promo’ personale sul suo profilo Instagram: "Tifosi della Roma, sto arrivando". Apoteosi. Lo Special One ha aperto un finestrino dell’auto bianca - che qualcuno ha ribattezzato “papamobile“ - passando accanto ai circa 500 tifosi dietro alla rete di recinzione aeroportuale ed è bastato un gesto con la sciarpa della Roma per provocare un boato simile a quello di un gol.

"Josè facce vince!", "Se voi te sposo Josè!", urla una ragazza in trance. C’è anche il tempo per pensare al prossimo derby che sarà acceso come non capitava da tempo sulle due panchine. Perchè Sarri e Mou fanno rima con spettacolo anche prima e dopo un match.

Mou, con i Friedkin e un cordone di sicurezza imponente, si è poi recato a Trigoria. Accompagnato dal gm romanista Tiago Pinto ha visitato il centro sportivo e scattato una foto al motto scritto sul muro della palestra a lui assai affine: "Vincere malgrado tutto", striscione storico della curva romanista che ha preso il posto del pallottiano: "La forza del lupo è il branco, e la forza del branco è il lupo".

Poi, via, sulla terrazza del centro sportivo, sciarpa al collo e inchino agli oltre 500 tifosi presenti in totale adorazione. E lì di nuovo cori, delirio, bandiere e fumogeni. "Non credo di meritare il modo in cui sono stato accolto perché non ho fatto nulla per loro. C’è ancora più responsabilità sulle mie spalle: voglio creare una Roma vincente", ha detto José che resterà a Trigoria per i cinque giorni di isolamento previsti per chi è stato di recente in Inghilterra e ogni giorno sarà sottoposto a test molecolare, muovendosi liberamente per il centro sportivo romanista. E mentre lui saluta, una ragazza canta sulle note di Vinicio Capossela: "Che Josè l’amor...".