Mercoledì 24 Aprile 2024

Pecco, poche mosse per finire il capolavoro

Bagnaia è terzo in Australia e vola in vetta al Mondiale a +14 su Quartararo: già in Malesia può chiudere i conti dopo il recupero record

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di Marco Galvani

Cinque combinazioni per mettere in cassaforte il Mondiale già domenica prossima a Sepang. Cinque carte da giocarsi in una manche. Mentre a Jack Miller "hanno servito una mano sfortunata", Pecco Bagnaia ha pescato il jolly. Un podio tattico. Un 3° posto che vale punti pesanti. Fabio Quartararo ha seppellito il suo (misero) vantaggio della vigilia nella ghiaia: prima uno ‘svarione’ in staccata, poi una caduta che lo fa scivolare a -14 da Pecco. Negli ultimi 8 Gp ha perso 105 lunghezze, ma "non è finita, nelle ultime due gare cercheremo di stare davanti a Bagnaia". Anche in casa Aprilia "tutto è ancora possibile, ma – confessa Aleix Espargarò, 9° al traguardo e 3° a 27 punti dalla vetta – non siamo al livello per ambire al titolo".

E’ tutto nelle mani di Pecco. L’allievo-erede di Valentino è "contentissimo per il campionato". La gara, invece, "è cambiata quando dal muretto mi hanno segnalato che Fabio era out". Da quel momento è scattata la modalità saggezza: "Inutile rischiare più del dovuto, Rins e Marquez erano troppo veloci, quindi ho deciso di accontentarmi del podio". Quattro rapidi conti nel casco e la consapevolezza che "recuperare così tanti punti è stato un duro lavoro – ammette Bagnaia -. Nessuno mi ha regalato niente, una gara dopo l’altra non abbiamo mai mollato". Così è stato. E così sarà anche a Sepang: "La Ducati è a suo agio su quel circuito, potremo sfruttare la nostra forza nelle ripartenze e nelle staccate". Ma "non voglio pensare al titolo, altrimenti mi metto agitazione da solo".

Anche la psicologia conta. E lo dimostra lo stress che sta accusando Quartararo: "Non so cosa gli stia succedendo, i problemi della Yamaha possono mortificare". Al contrario, è successo pure a Pecco. Fino al Sachsenring il Mondiale è stato un tormento: in 10 gare, 4 ritiri, 2 sole vittorie e nessun altro podio. Poi la molla. In testa. E piccoli sostanziali progressi della Ducati. Morale: 4 vittorie di fila, 3 podi, lo sciagurato ko in Giappone e ora il primo match point. Per conquistare il suo primo titolo. E riportare il Mondiale piloti in Ducati dal 2007 con Casey Stoner. "Essere primi è importante, ma non voglio ancora gongolarmi", pinza il freno Pecco. Può invece già festeggiare Marco Bezzecchi: la matricola della top class ha "provato come un matto a passare Pecco per il podio e magari la vittoria, ma nemmeno con la scia riuscivo ad andargli abbastanza sotto". Il 4° posto, comunque, consegna al ‘figlio d’arte’ di Rossi il titolo di Rookie dell’anno. Ma Phillip Island è stata anche la gara in cui "ho dimostrato di essere ancora un pilota da Mondiale". Marc Marquez (2°) guarda già al 2023 e vuole ristabilire le gerarchie nel box Honda prima ancora che in griglia: "Rins? Sarà un rivale come gli altri".

Mondiale già in bacheca nella Moto3: per Izan Guevara vittoria (davanti a Deniz Oncu e Sergio Garcia) e titolo a 18 anni e 110 giorni (è il 5° iridato più giovane della storia dopo Loris Capirossi, Pedro Acosta, Marc Marquez e Dani Pedrosa). Domenica nera per Dennis Foggia, 9°. Disastro anche in Moto2 per la pattuglia italiana: unico al traguardo Alessandro Zaccone, 16°. A podio Alonso Lopez, Pedro Acosta e Jake Dixon. Augusto Fernandez perde la leadership sorpassato (di 3,5 punti) da Ai Ogura.