Piange mentre accompagna la sua Yamaha verso il parco chiuso sotto il podio. Piange, Fabio Quartararo perché è lui il Campione del Mondo 2021. Piange anche quando qualcuno dei suoi meccanici gli mette la bandiera della Francia sulle spalle e sotto uno dei muri gialli schierati per Valentino, appare la scritta che sognava fin da bambino: “Word Champion”.
Poi c’è il resto. La storia del Gp di ieri col fatto che il titolo al francese della Yamaha, in qualche modo, glielo ha consegnato Pecco Bagnaia, quando, a una manciata di chilometri dalla fine del Gp, è andato giù. Gara perfetta fino a quel momento quella di Bagnaia, nessuna paura dell’ombra opprimente di Marquez che lo inseguiva con una pressione micidiale e la voglia di vincere Misano 2 anche e soprattutto per tenersi aperta una porticina nella caccia al titolo, in vista dei prossimi ultimi due Gp. Pecco però è scivolato, ruzzolato via, a terra, e questa è stata l’immagine della fine del suo sogno e l’inizio di quello di Quartararo. E’ la legge dello sport e ancora di più del motociclismo: in attimo scendi dalla nuvola dei sogni e ti ritrovi nella penombra della delusione.
E ieri Quartararo quel sogno se l’è portato a casa dopo averlo rincorso nel 2020, quando però non ha sopportato la pressione dell’essere il favorito, lasciando che fossero Mir e la Suzuki a volare. Questa volta, quest’anno invece no: Fabio è stato più bravo di Bagnaia, dosando bene coraggio ed energie e firmando il Mondiale con due gare di anticipo sulla chiusura della stagione.
Piangeva ieri Quartararo che nella follia dopo un successo così inseguito e voluto, si è lasciato andare anche a un balletto che però non gli è servito a cancellare la commozione.
"Non ci credo, non riesco neanche a parlare. Magari fra un po’ metterò due parole insieme. E’ un sogno bellissimo – le sue prime parole –, essere qui con la mia famiglia in questo momento. Adesso festeggeremo sino alla fine della stagione".
Riccardo Galli