Giovedì 25 Aprile 2024

Pablito dimenticato, Pallone d’Oro sgonfio

Nella cerimonia del settimo trofeo a Messi omaggiati Maradona e Müller ma non Rossi che fu premiato nel 1982. I francesi: polemica inutile

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di Paolo Franci

Si dice che al peggio non vi sia mai fine, ma di sicuro il mondo del pallone – anzi dell’inutile Pallone d’Oro, orpello barocco, superato e oramai ad emissione zero di credibilità – sa come ridefinirne il concetto. In peggio naturalmente. L’ultima? Il Pallone d’Oro retroattivo a Lewandowski. Sì, vorrebbero assegnargli quello dello scorso anno, vista lo scempio commesso quest’anno, con il premio a Leo Messi.

Se l’assegnazione del trofeo è dunque credibile come un incontro di wrestling, gli organizzatori del premio – e cioè France Football – sono riusciti a fare una gaffe (ma è più giusto parlare di inaccettabile dimenticanza) di dimensioni esagerate.

Durante la cerimonia di Parigi, è andato in onda un dolce ricordo di Diego Armando Maradona a un anno dalla sua morte e poi di Gerd Müller, icona del calcio tedesco e straordinario centravanti degli anni 70. Nel decennio successivo però, c’è stato un altro straordinario centravanti, simbolo del Mondiale dell’82. Talmente grande che proprio quell’anno, grazie alle straordinarie imprese in Spagna, Paolo Rossi vinse il Pallone d’Oro. In un’era in cui l’assegnazione era ancora legata alla purezza delle grandi imprese e non alle complesse quinte del marketing e della politica nel pallone.

Una dimenticanza oscena, brutta, alla quale Pascal Ferrè, direttore del giornale francese, ha risposto non mostrandosi dispiaciuto, ma bollando la cosa come una "polemica inutile". Cioè, dicendo: "Non voglio entrare in questo tipo di polemiche, ogni cosa dicessi sarebbe deformata. Non si può leggere ogni aspetto della cerimonia in chiave polemica. Se ce ne fosse mai bisogno, ne parlerò direttamente con la famiglia di Paolo Rossi" Complimenti per lo stile, verrebbe da dire.

Alrtro bel colpo alla (non) credilità del Pallone d’Oro, vissuta sull’onda della poco meritata settima vittoria di Leo Messi su ’Lewa’ e Jorginho, uno che ha ’solo’ vinto un Europeo e la Champions. Certo, a pensar male si fa peccato, ma a un anno dal Mondiale nel Qatar in cui Messi sarà protagonista da’parigino’ e cioè di giocatore del Psg club di proprietà qatariota, non è semplice tenere a bada pensieri maligni. Le cose sono andate così. Dopo la consegna del premio Kopa al miglior Under 21 dell’anno, è arrivato il momento della commozione e del ricordo di Maradona e di Müller. Il ’Diez’ ricevette il Pallone d’Oro a carriera ormai conclusa. Lo avrebbe vinto, certo, ma negli anni in cui era in campo il premio non era attribuibile a giocatori non europei. Gerd Müller, scomparso lo scorso agosto, fu grande protagonista nel 1970 segnando 10 gol senza rigori al Mondiale. France Football li ha ricordati con un servizio molto bello accompagnato dai commenti delle due star della serata, Messi, che insegue da sempre il mito di Diego, e Lewandowski che proprio nell’ultima stagione ha battuto il record di gol di Müller in Bundesliga, segnando 41 reti in appena 29 partite.

Chiaro che dimenticare Pablito è stata una gaffe terribile, che magari solo per buon gusto France Football avrebbe potuto ammettere magari con un messaggio affettuoso nei confronti di Rossi e la sua famiglia – il 9 dicembre sarà il primo anniversario della sua scomparsa – anche perchè durante la cerimonia di consegna c’è stato spazio per l’emozione. E’ successo, ad esempio, quando Didier Drogba ha voluto ricordare lo straordinario comportamento di Simon Kjaer in quel maledetto pomeriggio in cui Christian Eriksen crollò a terra durante Danimarca-Finlandia.