Mercoledì 24 Aprile 2024

Non vogliamo una Serie Asl

Giuseppe Tassi

La serie ASl e la nazionale della mutua. Non è un film di Lino Banfi ma la realtà del calcio italiano, stretto fra la morsa del Covid e le regole ondivaghe di questa folle era del virus.

Stasera Mancini, positivo al tampone, guarderà dal salotto di casa l’inutile amichevole della sua Italia contro l’Estonia. Con mille titolari assenti, é già difficile allestire una formazione e il valore sperimentale della partita si riduce quasi a zero.

Ma a parte lo scarso appeal dell’evento, la cosa grave é che Fifa e Uefa hanno perso la grande occasione per rigenerare il calcio sferzato dalla tempesta del virus. Con altri due impegni internazionali in calendario (per l’Italia ci sono Polonia e Bosnia in Nations League), questa era l’occasione buona per uno stop rigenerante di tutto il calcio mondiale. Una quarantena utile per azzerare o ridurre al minimo la lista dei positivi, per permetere al movimento di ripartire con slancio e senza la pesante zavorra del virus.

Complicato mettere le mani sul calendario internazionale? Se la Federcalcio pensa ai playoff come scelta di emergenza, che ci vuole a concepire una Nations in formula ridotta, con sede unica in stile Nba o finali di Champions? Sono riflessioni da mettere sul tappeto anche se la prossima sosta internazionale é prevista per il 28 marzo.

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