Mercoledì 24 Aprile 2024

Non si scherza con la bandiera

Leo Turrini

Non si scherza con i sentimenti. Volendo, nemmeno con le bandiere. Ecco, al netto di ogni retorica patriottarda, suona male il possibile passaggio di Arianna Fontana, eroina dello short track, sotto le insegne degli Stati Uniti (a scanso di equivoci, scriverei la stessa cosa se il presunto paese di…adozione fosse la Cina o la Bulgaria o il Sud Africa, eh).

Prima di addentrarci tra le pieghe della imbarazzante vicenda, urge precisazione. Nella storia della Olimpiade invernale ed estiva, Arianna Fontana è la donna italiana che ha conquistato più medaglie. Undici. Meglio di Deborah Compagnoni, di Stefania Belmondo, di Manuela Di Centa, di Federica Pellegrini, di Sara Simeoni, di Valentina Vezzali. Cominciò ragazzina a Torino nel 2006. Un inverno fa, a Pechino, era ancora protagonista, da donna matura, sul budello di ghiaccio.

Ora, un personaggio del genere alla cerimonia inaugurale di Milano Cortina 2026 dovrebbe accendere il tripode, come simbolo di una italianità messa al servizio dell’eterno sogno olimpico!

Invece siamo qui a contemplare l’ipotesi che Arianna possa contribuire ad arricchire il medagliere statunitense…

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