Lunedì 29 Aprile 2024

MotoGp Jerez 2020, le pagelle. Dramma Marquez, la 'prima' di Quartararo

Riparte il Motomondiale. Promossi e bocciati della gara d'esordio

Quartararo esulta dopo la vittoria a Jerez (Ansa)

Quartararo esulta dopo la vittoria a Jerez (Ansa)

Jerez (Spagna), 19 luglio 2020 - Dramma Marquez, la ’prima’ di Quartararo, il podio di Dovi e un Rossi impalpabile: la MotoGp riparte così. Ecco dunque le pagelle della gara di Jerez.

Fabio Quartararo, 10. Vince in solitaria, facilitato, certo, dall’asssenza di pressione di Marquez. Sfrutta al meglio la Yamaha, guida con la freddezza giusta, gestice alla grande i distacchi. Onore a a ’le Roi’ Fabio.

Andrea Dovizioso, 9. Beccarsi un podio in questo week end sembrava impossibile. Invece Dovi ce la fa. Lotta come un leone contro tutti e forse anche contro le ombre di un contratto che non arriva.

Marc Marquez, 8. Voto molto alto. Per solidarietà dopo il grave infortunio e per come si stava avvicinando a un risultato da stropicciarsi gli occhi. Lo aspettiamo presto, perché, comunque la si pensi è un campione unico.

Jack Miller, 8. Ducati può sorridere e godere. Il ragazzo ancora targato Pramac è il futuro di Borgo Panigale. Non ha paura di nessuno, da’ le sportellate che ci vogliono per diventare grandi e sfiora il podio. Anzi, lo avrebbe proprio meritato.

Franco Morbidelli, 7. Prestazione doc, con rischio da brividi nel finale. Chiude alle spalle di Miller, ma se ci fossero stati altri quattro, cinque giri, avrebbe fatto qualcosa di straordinario. Ne siamo sicuri. Bravo.

Pecco Bagnaia, 5. Molla sul piano psicologico. Ed è qui che deve migliorarsi perché a livello di tecnica, stile di guida e coraggio smbra già messo meglio rispetto al 2019. Paga il calo di concentrazione e si perde.

Danilo Petrucci, 5. Voto uguale a Pecco, ma la situazione è opposta. Poteva e potrebbe sempre fare qualcosa di più. Ok, la condizione fisica è quella che è, ma almeno a inizio gara, nel gruppone dei più veloci doveva starci.

Valentino Rossi, 4. Il voto è scomodo perché più che per lui dovrebbe essere scritto sulla pagella della Yamaha. Invisibile da subito e da subito lontano dal podio, poi la moto appoggiata al muretto e via. Con uno stato d’animo al buio.