Venerdì 26 Aprile 2024

Milan, un antipasto da Champions

Agli ottavi c’è il Manchester United: a Old Trafford il trionfo 2003 e con i Red Devils la partita perfetta del 2007

di Luca Talotta

Vedi Manchester e poi sogni. Sogni gloriose serate di Champions League, in annate concluse sempre con il titolo di campione d’Europa in saccoccia. Ma sogni anche "la partita perfetta", le giocate dei palloni d’oro, il gol di Kakà che fece tremare tutto l’Old Trafford e un Milan che a ricordarlo salgono i brividi lungo la schiena ancora oggi. I tempi sono ovviamente cambiati, ma la sfida tra i Red Devils e i rossoneri, seppure sia un doppio confronto valido solamente per gli ottavi di finale di Europa League, sarà sicuramente colma di fascino. Perché la storia non si può ignorare, anzi; solo studiandola si può comprenderne la grandezza di quello che è stato e quella che, si spera, in un futuro chissà quanto lontano potrà di nuovo essere. Il primo confronto tra Milan e Manchester United risale addirittura alla Coppa dei Campioni 195758, l’ultima sempre in Champions nell’edizione 20092010. Ma a rimanere impressi nella memoria dei tifosi, nei libri di storia del calcio e nella mente di chi ama questo sport sono stati soprattutto due momenti e due sfide. La prima il 28 maggio 2003, finale di Coppa dei Campioni tra soli club italiani (non era mai accaduto) che venne vinta proprio dal Milan in finale ai rigori per 3-2 contro la Juventus, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari. I rigori di Serginho, Nesta e soprattutto Shevchenko portarono sul tetto d’Europa la formazione rossonera, della quale oggi rimane unico rappresentante Paolo Maldini (seppur a livello dirigenziale). Il teatro dei sogni, l’Old Trafford, fu tappa obbligata del Diavolo anche nel suo percorso verso la conquista nel 2007 dell’altra Champions League targata Ancelotti: l’immagine che rimane nella mente dei tifosi del Milan è quella dello straordinario gol di Kakà (il secondo, in cui fece scontrare Heinze ed Evra) segnato nel ko per 3-2 nella semifinale d’andata, poi ribaltato a San Siro con un netto 3-0. In quella che, a detta di tutti, fu la partita perfetta, quella in cui Seedorf mise in campo una prestazione da vero Professore sotto la pioggia torrenziale di Milano, lì dove i rossoneri impartirono una vera e propria lezione alla squadra allenata al tempo da Sir Alex Ferguson. Doppio confronto di prestigio quello che attenderà il Milan negli ottavi di finale di Europa League. Due gare per respirare aria di grande calcio europeo e poco importa se le ultime prestazioni non hanno convinto, se i maligni parlano di un Diavolo già eliminato. L’urna ha offerto una sfida tra due squadre accreditate per la vittoria finale del torneo, che andrà ad inserirsi a livello di calendario a cavallo della sfida contro il Napoli, l’11 e il 18 marzo prossimi. Un match contro la seconda in classifica in Premier League, che Ibrahimovic vivrà da ex mai rimpianto dalle parti di Manchester. Nell’altro match di Europa League la Roma giocherà contro lo Shakhtar Donetsk, ex squadra di Fonseca: ad oggi nessun pareggio in 10 sfide tra i giallorossi e le squadre ucraine in competizioni europee (quattro successi e sei sconfitte).