Mercoledì 24 Aprile 2024

Medvedev oh yes, Djokovic sogno infranto

Tennis, il russo vince gli Us Open: è il suo primo Major. Il serbo manca il Grande Slam, un’altra grande delusione dopo le Olimpiadi

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di Paolo Franci

Rod Laver, presente in tribuna sul centrale di Flushing Meadows per la finale più attesa, resta il re del Grande Slam. Non lo è, ancora – sempre che poi riesca a riavvicinare questa enorme impresa – Novak Djokovic. Perché l’Us Open è di Daniil Medvedev, russo numero 2 al mondo che si prende il primo Major in carriera e frantuma il grande sogno del numero 1, ‘Nole’ appunto, di mettere in bacheca i trofei dei primi quattro tornei al mondo in una sola stagione. Medeved si vendica della finale persa a inizio anno in Australia, e vincendo per 6-4 6-4 6-4, a 25 anni trova la consacrazione. Perfetto il suo match fatto di grandi variazioni (quelle che lo avevano condannato a Melbourne contro il serbo) e di una solidità al servizio che ha frantumato la pur proverbiale scorza di Djokovic. Che incassa così una seconda tremenda delusione dopo quella delle Olimpiadi, concluse senza nemmeno andare a medaglia pur essendo come favoritissimo del torneo a Tokyo. Insolitamente impreciso, a tratti irriconoscibile (ma il merito non può che essere anche dell’avversario), ‘ Djoker’ forse aveva speso tutto nella semifinale vinta in 5 set con Zverev. E sfuma così anche la possibilità di superare Federer e Nadal, cui rimane invece appaiato con 20 Slam vinti.

Quella di Medvedev è a suo modo una favola, costruita col suo tennis tremendamente efficace anche se poco aggraziato. Una favola come quella di Emma Raducanu, 18enne inglese presentatasi agli Us Open da numero 150 al mondo, con passaggio dalle qualificazioni, e arrivata al successo. E lei un assegno da 2 milioni e 440mila dollari di premio dopo aver battuto in finale Leylah Annie Fernandez in due set. Una finale tra teenager – 19 anni per la Fernandez e 18 la Raducanu – non si vedeva in uno Slam dall’Open degli Stati Uniti del 1999 quando la 17enne Serena Williams incrociò la racchetta con l’appena 18enne Martina Hingis. Il curriculum della nuova stella del tennis mondiale è già pieno zeppo di record: è la prima tennista – uomini compresi – della storia a vincere uno Slam partendo dalle qualificazioni e riporta il titolo in Inghilterra che mancava dal 1968, quando fu Virginia Wade a trionfare battendo Billie Jean King e presente in tribuna all’Arthur Ashe per seguire il trionfo della sua erede. Alla fine, alla reginetta del tennis sono arrivati anche i complimenti ufficiali della regina Elisabetta. Emma ha vinto dieci match di fila, tre nelle ’quali’ e sette nel torneo, senza perdere un set e senza mai farsi trascinare al tie break. E un salto di classifica così – è arrivata da 150 del mondo se ne va da 23 – non s’era mai visto. Lei, nella notte del trionfo, chissà quante volte ha ripetuto: "Incredible! Incredible!". Già, da non credere.