Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Italia va di fretta, col Camerun basta un’ora

Egonu e compagne passeggiano al debutto nella rassegna iridata, domani tocca a Portorico. Il ct Mazzanti: "Abbiamo rotto il ghiaccio"

ITALIA

3

CAMERUN

0

(25-10, 25-12, 25-16)

ITALIA: Orro 3, Bosetti 13, Chirichella 10, Egonu 18, Sylla 6, Danesi 10, De Gennaro (L). N.e: Gennari, Pietrini, Lubian, Bonifacio, Malinov, Fersino, Nwakalor. All. Mazzanti

CAMERUN: Bikatal B. 8, Olompo 5, Blamdai 6, Adiana 2, Piata 3, Bikatal E. 1, Ngameni (L). Amana 2, Ngatacheu 5. N.e: Baran, Bediangmpon, Mbengono, Ewete, Guebon. All. Bekono Akono

Arbitri: Sokol e Ziling.

Note: Durata Set: 16’, 20’, 20’ tot. 56’. Italia: 9 a, 4 bs, 9 mv, 10 et. Camerun: 4 a, 5 bs, 6 mv, 23 et.

di Doriano Rabotti

Talmente facile da sembrare a tratti imbarazzante, perché senza offesa per la squadra africana, il Camerun e l’Italia a pallavolo fanno due sport diversi. E l’ha ammesso durante i time-out anche il tecnico della prima avversaria delle azzurre nella rassegna iridata, invitando le sue giocatrici a divertirsi di più in campo perché tanto "loro sono più forti", dove loro saremmo noi ovviamente.

Neanche un’ora in campo è quasi un record assoluto, e alla fine è stato paradossalmente difficile anche per Egonu e compagne tenere il ritmo giusto, perché la pallavolo è un tango che si fa sempre in due, se uno sbaglia i passi anche l’altro finisce per andare fuori tempo.

"Prima della partita avevo chiesto alle ragazze di cercare di mettere in campo il nostro ritmo, a partire dalla battuta, oltre a dare qualità in attacco – ha detto il ct Mazzanti alla fine –. Con il servizio abbiamo fatto un buon lavoro, mentre in attacco quando magari ti basta meno per fare punto è più difficile mantenersi costanti. Questo match ci serviva per rompere il ghiaccio e iniziare bene. Sappiamo che il torneo è molto lungo".

Tutto vero, come è vero che l’Italia aveva il dovere di non sottovalutare l’avvesaria, perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo (ieri la Turchia di Guidetti è stata battuta al tie-break dalla Thailandia, per esempio).

"La partita d’esordio è sempre particolare, c’è servita per riprendere un po’ il nostro ritmo – ha aggiunto la centrale Anna Danesi –. In questa fase è importante fare più punti possibili. Nel gruppo si respira l’aria giusta".

Domani alle 18 contro Portorico che ieri è stato spazzolato dal Belgio 3-0 con due parziali a 15 sarà appena più difficile, l’impressione è che la partita più scomoda di questa prima fase sia quella di martedì contro il Belgio. Intanto i ragazzi dell’under 20 maschile, guidati da Alessandro Bovolenta con 28 punti, sono in finale all’Europeo maschile.