Venerdì 3 Maggio 2024

Juve, ufficiale il rinnovo di Marotta. "Ringrazio Andrea Agnelli"

L'amministratore delegato resta bianconero fino al 2018. Con lui confermati in blocco anche Paratici, Lombardo, Fabris, Cherubini, Braghin e Pessotto

Andrea Agnelli con Marotta e Paratici (Lapresse)

Andrea Agnelli con Marotta e Paratici (Lapresse)

Torino, 23 aprile 2015 - Rinnovo di contratto per l'area sportiva della Juventus. Il gruppo di lavoro che fa capo all'amministratore delegato e direttore generale Giuseppe Marotta è stato confermato fino al 2018. Lo annuncia il club bianconero in una nota. La squadra è composta da Fabio Paratici, direttore sportivo; Maurizio Lombardo, segretario generale; Matteo Fabris, team manager prima squadra; Federico Cherubini, vice direttore sportivo e i dirigenti del settore giovanile Stefano Braghin e Gianluca Pessotto.

Un gruppo di lavoro che Marotta "ha plasmato nel corso degli anni - si legge nella nota - portando alla Juventus i migliori talenti che il panorama italiano offriva nei rispettivi ruoli e affiancandoli a quelli che già aveva trovato in società. Ha così creato un'area Sportiva di eccellenza, che stagione dopo stagione è cresciuta di pari passo con la competitività della squadra e oggi rappresenta un punto di forza del progetto bianconero. Un progetto che potrà contare sulla guida di Giuseppe Marotta e sulla competenza dei suoi collaboratori per altre tre stagioni: tutto il management sportivo è stato infatti confermato in blocco sino al 2018". 

MAROTTA - "Ringrazio Agnelli per la rinnovata fiducia a nome mio e dei miei collaboratori - il commento di Marotta sul sito del club -. Una delle sue qualità è delegare il lavoro ai collaboratori in piena autonomia e con grande senso di responsabilità e questo è uno degli aspetti fondamentali del nostro successo". Marotta si 'coccola' poi Paratici, "un amico e oggi una realtà: anche la classe dirigenziale esprime dei talenti e oggi è uno degli artefici di queste vittorie". Il ds incassa e ringrazia: "E' l'uomo a cui devo gran parte di quello che sono diventato come dirigente. Avevo grandi ambizioni, grande volontà ma nessuna esperienza, ho cercato di 'rubargli' tutto quello che era possibile e se sono riuscito a crearmi questa figura lo devo soprattutto a lui". Per entrambi, insieme prima alla Samp e ora alla Juve, il momento più bello dell'esperienza bianconera è stato il primo scudetto: "Ha avuto un sapore particolare perché inaspettato, ha dato a tutti grande soddisfazione e ha ripagato l'ambiente di tutto il lavoro". Ma se per l'ad il momento più negativo è stata "l'eliminazione di Poznan il primo anno", Paratici ricorda "il pomeriggio di Istanbul dove abbiamo perso la qualificazione Champions ma anche alcuni momenti della prima stagione che però sono serviti a costruire il percorso che stiamo vivendo ora".