Giovedì 25 Aprile 2024

Lazio: Immobile salterà il derby al 99%, le seconde linee al banco di prova

Sarri cerca soluzioni per la sterilità offensiva. Intanto giovedì c'è l'ultima chiamata per l'Europa

Maurizio Sarri

Maurizio Sarri

Roma 13 marzo 2023 - L'assenza prolungata di Immobile non fa dormire sonni tranquilli alla Lazio, che nelle ultime 10 partite trova sempre più di rado la via del gol. A salvare la squadra di Sarri è la rocciosa organizzazione difensiva, ma senza un attacco affidabile, è difficile dare continuità di risultati e centrare le vittorie necessarie per giocare la Champions League il prossimo anno. Felipe Anderson, Zaccagni e Milinkovic-Savic hanno le polveri bagnate ormai da diverse settimane e a Bologna la Lazio è apparsa stanca, poco ispirata e non abbastanza aggressiva vicino alla porta. Le occasioni ci sono state, ma Skorupski è stato raramente messo in difficoltà. Questo probabilmente anche perché il club biancoceleste è la formazione che, nei 5 maggiori campionati d’Europa ha utilizzato meno giocatori, ovvero 21 di cui due portieri.

Sarri sfrutta poco i cambi, rendendo evidente la poca fiducia nelle sue seconde linee. La società vorrebbe che Cancellieri e Romero trovassero un minutaggio più elevato, anche se il tecnico toscano non li ritiene ancora ad un livello adeguato per le ambizioni biancocelesti. Diego Gonzalez scalpita, il 20enne attaccante paraguaiano è arrivato a gennaio e due giorni fa ha realizzato il primo gol con la Primavera. Il ragazzo si è allenato per la prima volta con la squadra e ora va a caccia di una maglia da titolare. Resta improbabile il suo utilizzo già in Olanda contro l'AZ Alkmaar, ma nei prossimi allenamenti il sudamericano avrà la chance di scalare le gerarchie di Sarri e giocarsi le proprie chances.

In Olanda Ciro Immobile non ci sarà. Quella del capitano biancoceleste è l'unica assenza nella rosa di Sarri, che però non ha ancora abbandonato la possibilità di riabbracciare il proprio capitano per il derby di domenica. Alla Lazio manca il suo capitano, che farà di tutto per essere in campo, anche solo per pochi minuti contro i rivali della stracittadina romana. Nelle prossime ora saranno previsti i nuovi controlli in Paideia. Nella partita d'andata Immobile chiese e ottenne la possibilità di andare in panchina per provare a sostenere i compagni dal campo. In vista di domenica, a oggi, non è escluso che Ciro possa rappresentare una carta offensiva negli ultimi 20 o 30 minuti. Sarri e tutto il popolo biancoceleste ci spera, nelle prossime ore si attendono i risultati degli esami.

Tanti minuti per pochi giocatori. Seconde linee in campo in Olanda?

Tra lo scontro decisivo per la permanenza in Conference League, e un derby che può cambiare il volto della corsa alla Champions, Maurizio Sarri dovrà decidere su quali giocatori puntare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Le stanchezze fisiche e mentali sono a livelli massimi e l'infortunio di Immobile ha messo sotto ulteriore stress un ambiente dove l'attacco sta diventando sempre meno prolifico. Spesso in stagione hanno giocato sempre gli stessi. Oltre a Provedel, ci sono altri due giocatori con oltre 2000' nelle gambe. Nonostante la sequenza impressionante di partite da titolare consecutive, Felipe Anderson arriva solo terzo in questa classifica. Davanti a lui c'è Marusic, vero jolly della difesa, capace di giocare sia a sinistra, sia a destra, infatti ha raccolto ben 2190' in campo per il tecnico toscano, 166' in più dell'attaccante brasiliano.

I pronostici per il passaggio di Conference non sorridono ai biancocelesti, con Sarri che potrebbe decidere di concedere più spazio alle seconde linee, in caccia magari di una soluzione che possa decidere anche la corsa Champions in Serie A. Maximiano, pagato 7 milioni di euro più 3 di bonus, dopo il debutto shock contro il Bologna, ha giocato pochissimo ed è diventato ormai portiere solo per le partite di Coppa. Con un'eliminazione in Olanda, potrebbe terminare anzitempo la stagione con appena sei partite giocate in maglia biancoceleste. Un altro oggetto misterioso è Mario Gila, arrivato per 6 milioni dal Real Madrid, lo spagnolo non ha mai mal figurato quando è sceso in campo, ma non gode della fiducia di Sarri, che lo ha schierato per solo 11 volte: titolare in Coppa, ma mai considerato pronto per la Serie A.

Chi invece spera ancora nel debutto è Luca Pellegrini, arrivato a gennaio e fin qui mai sceso in campo. Giunto con la forma del prestito con diritto di riscatto, per trattenerlo a Roma saranno necessari intorno a 20 milioni di euro, cifra che attualmente i biancocelesti non prendono in considerazione per trattenere il terzino. A centrocampo scalpitano Marcos Antonio e Basic, pagati rispettivamente 9 e 7 milioni di euro. Giocatori talentuosi che però non sono mai risuciti a mostrare il proprio talento. Non è un caso che con Sarri abbiano giocato per poco più di 1000 minuti combinati. La metà di quanto giocato da Felipe Anderson. Ultimo, ma non per importanza, è Cancellieri, altra incognita del mercato laziale. Un esterno d'attacco che l'allenatore laziale sta provando insistentemente anche da prima punta. Al Verona a giugno andranno versati 7 milioni più 1,5 di bonus, visto che scatterà l’obbligo di riscatto. Il totale è un patrimonio di oltre 40 milioni che aspetta solo di venire valorizzato.

Cambi ai vertici della società 

Nel frattempo il presidente biancoceleste Claudio Lotito sembra voler ridisegnare i vertici societari per la prossima stagione. Il numero uno della Lazio, sarebbe molto soddisfatto del lavoro che suo figlio Enrico Lotito sta facendo insieme ad Angelo Fabiani. Tanto che per i due a giugno si prospettano promozioni nell'organigramma societario. Al momento non sembra però che queste promozioni andrebbero ad estromettere Igli Tare. Anzi Lotito vorrebbe confermare l'albanese, offrendogli un rinnovo di contratto triennale. All'ex attaccante verrebbero però tolte responsabilità dal punto di vista della gestione del mercato, ragion per cui potrebbe essere il dirigente stesso a fare un passo indietro e a declinare la proposta del presidente laziale. Una situazione che andrà sicuramente a svilupparsi nelle prossime giornate.

Nonostante tutto però il mercato, come al solito, non dorme mai, il Lecce infatti sarebbe a caccia di un giocatore in forza ai biancocelesti. Si tratta di Nicolò Armini, difensore centrale classe 2001 che i biancocelesti hanno ceduto in prestito al Potenza, in Serie C. Il giocatore sta facendo una grande stagione in Basilicata e ha attirato l'interesse del ds pugliese Trinchera, che dopo Baschirotto, punta a fare un nuovo colpo dalle serie minori. A giugno il contratto di Armini scadrà e potrebbe accordarsi con il Lecce a costo zero per la prossima stagione.