Mercoledì 24 Aprile 2024

Greg e Giulia, c’è il mondo dentro un selfie

Nella 5 km di fondo Paltrinieri centra l’argento e raggiunge la Pellegrini a undici medaglie iridate, la Gabbrielleschi si prende il bronzo

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di Gianmario Bonzi

E sono tre! Senza scomodare Nando Martellini e il suo urlo carico di emozione dopo il 3° gol di spillo Altobelli (finale al Mondiale di calcio Italia-Germania 3-1, l’11 luglio saranno 40 anni), Gregorio Paltrinieri sbanca letteralmente tra Duna Arena e Lupa Lake, teatro fra l’altro dei suoi trionfi europei un anno fa, e conquista la terza medaglia iridata in meno di 48 ore, tra nuoto e fondo.

Per l’oro ci riproverà domani, nell’ultima fatica a Budapest sulla distanza olimpica della 10 km, ma l’argento sulla prova ridotta (5km), dietro Wellbrock, ha comunque un enorme valore. Anche perché, aggiunto al bronzo di Gabbrielleschi, il primo individuale in carriera dopo tre podi in staffetta in altrettante edizioni, porta il bottino azzurro a quota diciassette podi iridati, mai accaduto prima dal 1973. Battuto il precedente primato che risaliva sempre a Budapest, ma nel 2017, quando quando l’Italia conquistò, complessivamente, 16 medaglie. E mancano ancora sei giorni al termine della rassegna: tra acque libere e pallanuoto (soprattutto), sperando in un miracolo dei tuffi, altri metalli preziosi dovrebbero arrivare.

Greg, dicevamo. Le fatiche dei caimani sono ormai musica per le sue orecchie. Se i Mondiali di Gwangju 2019 erano stati un primo, difficile, banco di prova nel fondo, gli Europei di un anno fa, stesso posto, condizioni diverse, molto più fredde, avevano invece consacrato il suo talento anche in acque libere, seppur limitatamente al contesto europeo. Questa volta, dopo il bronzo nel nuovo format della staffetta di domenica, è arrivata ieri anche la prima medaglia iridata individuale nella disciplina sulla prova non olimpica, quella dei 5km, dove proprio nel 2021 approfittò dell’errore di Wellbrock (nuotò senza muta in acque tra i 16 e i 20 gradi), mentre ieri in condizioni più umane (32°), Greg si è vestito d’argento. Undicesima medaglia mondiale, raggiunta Federica Pellegrini.

Sfida tirata, dai ritmi subito devastanti e gruppo che praticamente si allunga a ogni boa. Paltrinieri e Wellbrock scavano presto un solco sulla concorrenza, vanno a giocarsi l’oro a braccetto, ma lo spunto conclusivo del tedesco è, da copione, superiore a quello di Gregorio. Argento in 52’52“7, a 3“9 da Florian: "Medaglia che pesa - dice - perché nuotavano tutti i più forti a livello mondiale".

Un’ora dopo ecco Giulia Gabbrielleschi cogliere un terzo posto bellissimo sulla stessa distanza. La ventiseienne fiorentina fu sesta a Gwangju 2019 e, memore di quella gara, finita imbottigliata tra le maglie del gruppo, si attacca subito ai piedi dell’olimpionica e pluricampionessa internazionale Ana Marcela Cuna (6 titoli iridati) dal primo metro. La brasiliana risulta imprendibile e vince in 57’52“9; l’azzurra è premiata dalla tattica e chiude con merito al terzo posto in 57’54“9, precedendo la tedesca Leonie Beck, domenica oro in staffetta, a 3“3. Seconda la veterana francese Aurélie Muller (57’53“8). "Sono al settimo cielo – dice Giulia –. Non mi aspettavo di fare così bene vista la temperatura dell’acqua, io mi trovo meglio col... freddo. Però volevo fortemente questa medaglia".

La 17ª azzurra, quella della storia. Alla faccia della scaramanzia.