Venerdì 26 Aprile 2024

F1 Gp Australia 2019, il punto di Leo Turrini su Ferrari e Alfa dopo le qualifiche

Prima di cedere allo sconforto per l’eterno ritorno del sempre uguale, conviene ricordare quanto segue...

Vettel durante le qualifiche del Gp d'Australia (Ansa)

Vettel durante le qualifiche del Gp d'Australia (Ansa)

Melbourne, 16 marzo 2019 - Non proprio come milioni di ferraristi speravano, eh. In Australia prima fila tutta Mercedes. Hamilton in pole con il devoto maggiordomo Bottas detto Tappos a coprirgli le spalle. Vettel terzo a sette decimi. Una enormità. Leclerc, al debutto in Rosso, solo quinto, dietro il bibitaro Verstappen. Sento già le sirene suonare!

Eppure, prima di cedere allo sconforto per l’eterno ritorno del sempre uguale, conviene ricordare quanto segue. Il tracciato di Melbourne è atipico, un po’ cittadino e un po’ no. Fa testo, ma fino ad un certo punto. Non a caso, udite udite!, le ultime due edizioni della corsa australiana le ha vinte Vettel con la Ferrari. Però il titolo mondiale è andato ad Hamilton.

Allora, spegniamo le sirene d’allarme. Non esattamente. Io ero stato tra i pochi a sostenere che i test di Barcellona, con il presunto vantaggio Rosso, non erano attendibili. Mi pareva che la Mercedes girasse con una betoniera attaccata al retrotreno. Adesso la betoniera l’hanno rimossa. E si è visto. E si vede. Mica ci voleva Einstein. Comunque, “i punti si prendono di domenica” (cit. Michael Schumacher).

Chiudo con Alfa. Meglio del previsto. KR7 è nono. Con un briciolo di fortuna, battagliando con le Haas, Raikkonen può installarsi subito dietro i top team. Più dura per Giovinazzi, quattordicesimo in griglia. Comunque, buon campionato a tutti