Giovedì 25 Aprile 2024

F1, la Fia respinge il ricorso Ferrari sulla penalizzazione inflitta a Sainz in Australia

La federazione ha ritenuto irrilevanti e insignificanti le ragioni addotte dal Cavallino per giustificare il tentativo di sorpasso operato a Melbourne dallo spagnolo nei confronti di Alonso

La Ferrari di Carlos Sainz

La Ferrari di Carlos Sainz

Roma, 18 aprile 2023 – Niente da fare. La Fia, federazione internazionale dell’automobilismo, ha respinto la richiesta Ferrari di rivedere la sanzione inflitta a Carlos Sainz per la collisione con la Aston Martin nel turbolento finale del Gran Premio di Australia. La penalità di cinque secondi sul tempo complessivo di gara era costata allo spagnolo di Maranello il declassamento dal quarto al dodicesimo posto nell’ordine d’arrivo di Melbourne. Un danno pesantissimo per la Scuderia, tornata con zero punti all’attivo dalla gita in Oceania, e per il pilota.

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I motivi

La Fia ha ritenuto irrilevanti e insignificanti le ragioni addotte dal Cavallino per giustificare il tentativo di sorpasso operato da Sainz nei confronti del connazionale. La deposizione di Carlitos e i dati della telemetria presentati dalla Ferrari non sono sufficienti, a giudizio dei commissari di gara, per intervenire correggendo il provvedimento preso nella immediatezza dei fatti. Il caso è chiuso.

Il senso

C’è però un aspetto tutto politico da tenere in considerazione. E non è una bella cosa, purtroppo.

Ancora una volta chi governa le cose della Formula Uno ha evidenziato la assoluta mancanza di attenzione per quanto la Ferrari dice, sostiene, propone, argomenta.

Persino a prescindere dalle dinamiche dell’episodio di Melbourne, una volta di più a colpire è il disinteresse della federazione internazionale per le vicende che coinvolgono il Cavallino. Sembra quasi che in sede Fia ci sia una sorta di prevenzione, se non di vero e proprio pregiudizio, nei confronti delle istanze provenienti da Maranello.

Fu così a Montreal nel 2019, quando una manovra della allora ferrarista Vettel ai danni di Hamilton fu condannata con tanto di revoca a tavolino della vittoria del tedesco. Mentre un opppsto metro di giudizio, nello stesso anno, fu applicato pro Verstappen in Austria, togliendo il successo a Leclerc.

Qualcosa non funziona, sull’asse Ferrari-Fia. Nel 2019 il capo del reparto corse della Rossa era Mattia Binotto. Oggi su quella poltrona siede il francese Fred Vasseur. A quanto pare, non è cambiato niente.