Mercoledì 24 Aprile 2024

E Conte prega la Dea per fare l’aggancio

Se l’Atalanta fa il colpo a San Siro, l’Inter vincendo a Udine è regina d’inverno. E il tecnico "isola" la squadra dalle voci societarie

Migration

Mattia Tosco

MILANO

La priorità è il campionato. Il derby Milano è vicino, solo tre giorni vidono Unese-Inter in Serie A e Inter-Milan Coppa Italia, ma l’obiettivo primario dei nerazzurri è chiaro ed è il campionato. Solitamente molto attento nelle chiarazioni pre-partita, Conte ha invece dato incazioni precise a microfoni accesi su quale sarà la gara su cui concentrarsi. Quella oerna, ore 18, alla Dacia Arena. Contro un avversario che ha appena fermato l’Atalanta e che annovera almeno due giocatori da tempo nel mirino della società nerazzurra (Musso e De Paul). Con premesse simili, il turnover verrà ridotto al minimo o adrittura azzerato. Potrebbe anche giocare lo stesso unci partenza visto contro la Juventus, avendo funzionato quasi alla perfezione. L’Inter ha segnato due gol ai bianconeri, creato tante occasioni, ne ha concesse meno del solito. La squadra sembra aver trovato un equilibrio tattico, ora deve mostrare averne anche uno psicologico sufficiente a non esaltarsi dopo la grande vittoria sulla Juventus. Conte sta facendo un proficuo lavoro per isolare la squadra in un ambiente che deve affrontare le fficoltà Suning a corrispondere le mensilità dei tesserati. Ne mancano due luglio e agosto 2020, che andranno pagate entro metà febbraio per non incorrere in penalizzazioni in classifica. Allo stesso modo non sono ancora stati versati quelli novembre e cembre. Ecco perché il mercato è al momento fermo. Non ci sono sol da spendere e se ne arriveranno dalle cessioni verranno probabilmente investiti per chiudere la falla liquità oggi presente nel club. Marotta e Ausilio sono in contatto con i rigenti del Leicester per una possibile cessione Eriksen, ma non siamo ancora al momento delle strette mano. I britannici hanno necessità sostituire l’infortunato Praet (ex Sampdoria, starà circa tre mesi fuori) e ricordano bene le mirabilie del danese al Tottenham prima del tiramolla sul contratto che ha portato alla separazione e al conseguente passaggio in nerazzurro. Bisogna lavorare sulle cifre: il giocatore guadagna 7,5 milioni annui più bonus e il cartellino non ne vale meno una quarantina. Un’altra strada porta a un possibile scambio con l’Arsenal per Torreira, ma anche in questo caso siamo ai colloqui preliminari. Per l’Inter, vista la situazione, sarebbe infatti meglio incassare e poi decidere come muoversi, magari per un profilo low cost dell’ultimo momento. Arrivare a Gomez sembra sempre più complicato, in generale non si compreranno attaccanti se non uscirà dalla rosa Pinamonti, per il quale sono giunte solo proposte prestito.