Mercoledì 24 Aprile 2024

Con Evenepoel è già un bel Giro Salite e crono ora tentano Roglic

L’iridato belga sarà la star dell’edizione 2023: il percorso molto impegnativo sembra disegnato per lui

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di Angelo Costa

"Non vedo l’ora di esserci", dice Remco Evenepoel nel breve video in cui annuncia la sua partecipazione al prossimo Giro d’Italia. E’ un lampo arcobaleno in una giornata nera per il ciclismo, scioccato dalla tragica morte di Rebellin: in segno di lutto la presentazione della maglia rosa, in programma ieri a Milano, è stata rinviata.

Prima che la tragedia cambiasse gli umori del ciclismo, Evenepoel sbuca sui social, in maglia iridata, a confermare ciò che si sospettava fin dal giorno in cui è stato rivelato il percorso del Giro 2023: il fenomeno belga, 23 anni a fine gennaio, sarà al via di Fossacesia, in Abruzzo, il 6 maggio. Chiara l’intenzione: conquistare la sua seconda grande corsa a tappe dopo la Vuelta dello scorso settembre, uno dei grandi successi in una stagione nella quale ha vinto anche Liegi, Mondiale e un’altra dozzina di gare.

"Sono molto concentrato sul Giro, sto già facendo le ricognizioni col mio ds Bramati", fa sapere Evenepoel dalla costiera amalfitana, dopo aver provato la tappa che si correrà a Napoli. Sopralluoghi che, tempo permettendo, proseguiranno nei prossimi giorni, a dimostrazione che Remco non intende trascurare il minimo dettaglio. Cartina alla mano, l’edizione 2023 sembra disegnata per lui, con tre cronometro per complessivi 70 chilometri: essendo due nella prima parte, c’è il forte sospetto che l’iridato possa blindare la corsa già a metà percorso.

Evenepoel al Giro: pur non sorprendendo, una bella notizia. Intanto perché grazie a lui la corsa avrà al via il campione del mondo dopo undici anni: l’ultimo era stato Cavendish nel 2012, anno in cui il britannico vinse tre tappe. Poi perché la corsa guadagna un protagonista sicuro: rispetto allo scorso anno, quando fece il suo debutto assoluto nei grandi giri, è un Remco diverso, decisamente più maturo oltre che fisicamente a posto rispetto a quello reduce dal terribile volo dal ponte al Lombardia 2020. Un Remco con tutte le carte in regola per entrare nell’albo d’oro.

Incassato il sì dell’iridato, il Giro aspetta le scelte di Primoz Roglic, un altro di quelli che andrebbe a nozze con un tracciato duro come il prossimo, con tante cronometro e tantissime salite. Fin qui lo sloveno non ha chiuso la porta alla corsa rosa, dove non corre dal 2019, anno in cui chiuse al terzo posto dopo un duello più polemico che tecnico con Nibali che finì per avvantaggiare Carapaz: anche il suo sì non stupirebbe.