Giovedì 9 Maggio 2024

Champions, Ceferin minaccia Juve e Milan

Il presidente dell’Uefa: "Chi non esce esplicitamente dalla Superlega resterà fuori dalle coppe". Ufficiali intanto le sedi dell’Europeo

NYON (Svizzera)

Nessuna sanzione per i club della già tramontata Superlega, ma un nuovo, chiaro avvertimento per chi non ha ancora abbandonato il progetto. Il comitato esecutivo dell‘Uefa "è stato aggiornato sugli ultimi sviluppi, comprese le opzioni a disposizione dell‘associazione e le possibili mosse che sta prendendo in considerazione" ma ha confermato il programma delle semifinali di Champions ed Europa League in programma la prossima settimana senza adottare alcuna decisione nei confronti dei club “ribelli“ ancora coinvolti nelle competizioni, vale a dire Real Madrid, Chelsea, Manchester City, Manchester United e Arsenal. In un‘intervista a “Der Spiegel“, però, il presidente dell‘Uefa Aleksander Ceferin è tornato all‘attacco: "Chiunque continui a essere coinvolto nella Superlega in futuro non potrà giocare nelle competizioni Uefa" ha spiegato lo sloveno facendo riferimento a Barcellona, Real Madrid, Juventus e Milan, vale a dire i club che non hanno annunciato in modo esplicito la rinuncia al progetto. "Le nostre competizioni saranno fantastiche anche senza queste quattro squadre", ha dichiarato Ceferin, che al momento però ha evitato ogni sanzione per non rischiare cause milionarie da parte degli sponsor e delle televisioni in vista delle semifinali.

Sul fronte opposto, intanto, anche Jp Morgan ha preso distanza dalla Superlega. "Abbiamo evidentemente valutato male l‘impatto che poteva avere questo accordo sull‘intera comunità calcistica e l‘influenza che avrebbe potuto avere nel futuro. Impareremo da questo", ha spiegato al New York Times un portavoce della banca statunitense che era pronta a finanziare il progetto con 3,5 miliardi di euro. Archiviata la Superlega, almeno per il momento, cominciano ad arrivare le prime, importanti critiche sul nuovo format della Champions, passato nei giorni scorsi sotto traccia per le polemiche legate ai 12 club ribelli. "Ogni volta è sempre la stessa cosa: tutto il mondo del calcio chiede una migliore qualità e l‘Uefa opta per la quantità - ha attaccato il manager del City Pep Guardiola - Non siamo noi a decidere, forse dovremmo chiedere a Fifa e Uefa di allungare l‘anno, magari a 400 giorni. Potrebbe essere una soluzione".

Intanto, l’Uefa ha scelto le sedi del prossimo Europeo.

Tra le città in bilico ma confermate dal Comitato Esecutivo Uefa riunitosi in videoconferenza c‘è Monaco di Baviera dove per le quattro le partite degli Europei l‘Allianz Arena potrà accogliere un minimo di 14.500 spettatori. Monaco è stata quindi confermata come sede ospitante degli Europei, anche se i toni trionfalistici dell‘Uefa sono stati messi in calcio d‘angolo dalla Federcalcio tedesca (Dfb) che ha mostrato dubbi sulla presenza dei tifosi. Il comitato ha poi deciso di riassegnare alcune partite: i quattro match inizialmente programmati a Bilbao si giocheranno all‘Estadio La Cartuja di Siviglia. Le tre partite del gruppo E inizialmente previste a Dublino sono state riprogrammate allo Stadio di San Pietroburgo, impianto che doveva già ospitare tre partite del Gruppo B e un quarto di finale. L‘ottavo di finale inizialmente programmato a Dublino è stato spostato allo stadio di Wembley, a Londra.