Mercoledì 24 Aprile 2024

Celtics, addio al mito KC Jones La nuova coppia Durant-Irving fa volare i Brooklyn Nets di Nash

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Un’altra vittima (sportiva) di questo 2020. Il giorno di Natale ci ha lasciato un’autentica leggenda, perché sono i numeri a dire cosa abbia significato K. C. Jones, nato il 25 maggio 1932 e malato di Alzheimer.

Due titoli Ncaa, a San Francisco, nel 1955 e 1956, il titolo olimpico a Melbourne, nel 1956, come play di un gruppo guidato da Bill Russell. E con Russell vince otto titoli consecutivi da giocarore, dal 1959 al 1966, con i Celtics. Diventa allenatore e, quasi al primo colpo, da vice, trionfa con i colori degli acerrimi nemici di Boston, i Lakers, nel 197172. Il richiamo dei colori di Boston è troppo forte: torna nel 1978, un altro titolo da vice e due capo allenatore (1984 e 1986) ai tempi di Larry Bird.

I Celtics (e la Nba) piangono una delle loro icone e incassano una sconfitta con i Brooklyn Nets, 123-95 (26-22; 51-54; 86-77 i parziali). Brillano Kyrie Irving con 37 punti (8 assist e 6 rimbalzi) e cresce Kevin Durant con 29 (4 rimbalzi e 3 assist).

I Lakers nel frattempo trovano il successo con Dallas: 138-115 (33-30; 69-57; 99-85 i parziali). Per LeBron James 22 punti, 10 assist e 7 rimbalzi. Ai Mavericks non basta un Luka Doncic da 27 punti e 7 assist.

Bene l’altra metà di Los Angeles con i Clippers che regolano 121-108 Denver (32-26; 72-55; 98-79 i parziali). Sono 21 i punti di Kawhi Leonard (che esce anzitempo perché colpito da una gomitata involontaria del compagno Serge Ibaka), 23 quelli di Paul George e 13 (con 10 rimbalzi) quelli di Nicolas Batum. Sfiora la tripla doppia, tra i Nuggets, Nikola Jokic con 24 punti, 10 assist e 9 rimbalzi.

a. gal.