Paulo Dybala (LaPresse)
Torino, 27 settembre 2016 - Dominio. Non si può descrivere con altre parole la prestazione inscenata dalla Juventus allo "Stadion Maksimir" contro una Dinamo Zagabria che ha confermato di essere una delle squadre cenerentola di questa Champions League. I bianconeri servono il poker in Croazia, centrando la missione di portare a casa tre punti necessari per il proseguo del cammino europeo. Stasera, oltre il risultato, i campioni d'Italia hanno convinto anche per la personalità e il gioco espressi, controllando il ritmo e il pallone dal primo all'ultimo minuto. Protagonista indiscusso dell'incontro Miralem Pjanic, bravo prima a sfruttare l'errore della difesa avversaria per sbloccare il risultato e poi a servire l'assist a Gonzalo Higuain per il raddoppio.
GOLEADA BIANCONERA - Dopo un inizio bloccato, con tutta la Dinamo rintanata in difesa, la Vecchia Signora si dimostra spietata nel convertire in rete le sbavature del reparto arretrato croato. Pjanic ed Higuain firmano in sette minuti l'uno-due che indirizza la gara in favore degli uomini di Massimiliano Allegri, che prima del secondo gol del "Pipita" avevano tremato sulla traversa colpita da Shildenfeld, unica vera occasione per i padroni di casa. Da lì in poi in campo c'è solo la Juve, che nella ripresa spegne definitivamente le speranze della formazione di Sopic andando a segno con Paulo Dybala (prima "Joya" stagionale per l'argentino) e Dani Alves, di nuovo in gol grazie ad una deviazione di un avversario. Unica nota stonata della serata l'uscita dal campo all'intervallo di Pjanic per una botta. Le condizioni dell'ex Roma non sembrano tuttavia preoccupanti.
PRIMA JOYA - Protagonista della sfida Dybala, finalmente a segno in questa stagione, e in che modo... un sinistro dai trenta metri che non ha lasciato scampo al portiere della Dinamo. Una vera e propria liberazione per il numero 21 bianconero. "Per fortuna ho trovato la rete, spero di essermi sbloccato e di continuare così - ammette l'argentino -. Penso di aver fatto bene finora, dando tutto per la squadra. Se cambierò posizione? No, continuerò a giocare nella stessa maniera, facendo quello che mi chiede il mister".