Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, si avvicina il rientro di Milik

Il polacco è pronto per dare manforte agli azzurri nel rush finale della stagione: sabato sera sarà in panchina contro la Roma, offrendo nuove soluzioni tattiche a Sarri

Arkadiusz Milik, 24 anni

Arkadiusz Milik, 24 anni

Napoli, 28 febbraio 2018 - Nel giorno del suo 24esimo compleanno Arkadiusz Milik ha anche un'altra ricorrenza da festeggiare: a distanza di poco più di 5 mesi dal grave infortunio patito a Ferrara, si avvicina l'ora della prima convocazione per lo sventurato bomber polacco. DOPPIO CRAC ALLE SPALLE - Sabato sera infatti con ogni probabilità Sarri inserirà il numero 99 nell'elenco dei giocatori arruolabili per sfidare la fragile Roma di Di Francesco. Certo, difficilmente Milik scenderà in campo da titolare ma da Napoli trapela soddisfazione sulle sue condizioni fisiche, ritenute più positive rispetto a un anno fa quando l'ex Ajax, proprio di questi tempi, tornava in gruppo dopo il crac al ginocchio sinistro. Quello infortunatosi contro la Spal era invece il destro ma l'impressione è che la vera mazzata per il polacco sia arrivata a livello psicologico, con tanto di slittamento per sua volontà della convocazione dopo che il recupero, dal punto di vista clinico, era completato già da tempo. Difficile biasimare colui che si è ritrovato prima a dover raccogliere l'eredità di un certo Higuain - con tanto di etichetta di ''mister 35 milioni'' sulle spalle - e poi ad affrontare un calvario lungo e beffardo che adesso pare finalmente giunto al termine. Almeno dal punto di vista fisico, perché ora per Milik inserirsi in una macchina perfetta sarà tutt'altro che facile. COME SCHIERARSI CON AREK - L'idea di Sarri è quella di trasformare un apparente problema di abbondanza in una risorsa in più nel rush finale della stagione: il polacco può essere una valida alternativa per far rifiatare Mertens o addirittura unirsi al belga nel tridente per fornire una soluzione di potenza che nelle partite più chiuse il Napoli sta dimostrando di non avere soprattutto dopo il nulla di fatto nel mercato di gennaio. Per il resto, toccherà a Milik adattarsi al gioco dinamico degli azzurri, le cui azioni partono dal basso e possibilmente dalla catena mancina: la presenza dell'ex Ajax può dare ai partenopei più efficacia sulle palle alte e la chance non da poco di sfruttare meglio gli esterni. Poi, in caso di necessità, l'idea di inizio stagione di vedere in campo contemporaneamente Milik, Mertens, Insigne e Callejon potrebbe trovare applicazione. A chi si azzardi a parlare di un Napoli troppo offensivo, basti ricordare che si tratta di una squadra in cui nella fase d'attacco partecipano tutti i giocatori, portiere incluso: il gol del momentaneo 3-0 sul Cagliari è una buona testimonianza. GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO