Venerdì 26 Aprile 2024

Napoli, Insigne rompe l'incantesimo San Paolo

Il capitano ritrova dopo quasi un anno il gol su azione a Fuorigrotta, dove si torna a festeggiare in una stagione salvata dal sogno Coppa Italia

Napoli-Lazio, l'esultanza di Insigne (Ansa)

Napoli-Lazio, l'esultanza di Insigne (Ansa)

Napoli, 22 gennaio 2020 - Vittoria, un obiettivo concreto in stagione e l'affetto del San Paolo: in un colpo solo il Napoli ritrova tre ingredienti fortemente mancati in quest'annata tribolata e lo fa nel segno di Lorenzo Insigne, ora più che mai capitano di una squadra ancora convalescente. CARATTERE E FORTUNA - Il messaggio, proprio come dopo il successo contro il Sassuolo, arriva forte e chiaro da Gennaro Gattuso, che tuttavia si gode la bella serata che ha estromesso dalla Coppa Italia la Lazio campione in carica. La missione per gli azzurri non è stata facile, nonostante un ottimo inizio di partita condito dalla rete dopo 2' di Insigne, che torna a festeggiare un gol su azione a Fuorigrotta dopo quasi un anno. Il prosieguo del cammino dei partenopei nella competizione nazionale porta la firma proprio del numero 24, autore di 3 segnature in 2 match: non male per un giocatore da sempre ai ferri corti con quel San Paolo che ieri ha risposto con entusiasmo alla prova del capitano e del resto della truppa, chiamata adesso a dare continuità di prestazioni e risultati in campionato. Insomma, in questa stagione i tornei a eliminazione diretta si confermano una manna per il Napoli, che solo quando è spalle al muro pare trovare gli stimoli. L'impegno profuso dagli azzurri è stato premiato anche da quel pizzico di fortuna spesso mancato: i legni, va detto, sono stati centrati da entrambe le compagini in uguale quantità, ma per una volta la "scivolite" ha colpito gli avversari e per la precisione Ciro Immobile. Il goffo rigore calciato (si fa per dire) dal capocannoniere del campionato sembrava aver spianato la strada ai partenopei, che invece hanno trovato sulla loro strada altri ostacoli: il doppio giallo comminato a Hysaj e, appunto, i legni beccati da Milik e Mario Rui, con la differenza che stavolta la Dea Bendata ha voltato le spalle anche ai capitolini (in particolare a Immobile e Lazzari), riequilibrando il conto con quanto successo in campionato. BENE DEMME - Gli episodi, il carattere e sporadici flash di trame degne del 4-3-3 hanno consegnato al Napoli la semifinale di una Coppa Italia che, si sa, assurge a importante obiettivo stagionale solo quando tutto il resto va male. Una sorta di ancora di salvezza a cui si aggrappano gli azzurri, che si coccolano il leader Insigne ma anche le geometrie scolastiche ma efficaci di Demme: per rinascere si parte dalle cose semplici, quelle grazie alle quali ieri i partenopei hanno battuto i campioni in carica.