Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, Materazzi: "Ronaldo il vero fenomeno, era Messi e Cristiano assieme"

L’ex difensore nerazzurro ha interagito con i tifosi su Instagram: “Ronaldo fenomeno vero. Chi mi ha messo più in difficoltà? Non ci crederete…”

Marco Materazzi

Marco Materazzi

Bologna, 25 marzo 2020 – Il dibattito è infuocato da sempre: meglio Leo Messi o Cristiano Ronaldo? Nessuno sa rispondere con certezza a questa domanda, a parte ovviamente i fan dell’uno o dell’altro. Ma c’è una terza via, quella che magari racchiude il talento e le caratteristiche migliori di entrambi e che tanto ha fatto godere i tifosi nerazzurri: Luis Nazario de Lima, in arte Ronaldo.

Ronaldo il migliore

I tifosi interisti giocano in casa e vincono facile: per loro il migliore di tutti è Ronaldo il fenomeno, quello di 20 anni fa e non il Cristiano attuale. Questa teoria trova sponda fertile in un grande ex nerazzurro ed ex campione del mondo come Marco Materazzi. Matrix ha pubblicato una stories Instagram assieme a Nicola Ventola in cui si è concesso alle domande dei fan, ed inevitabile è arrivata la questione Ronaldo. Per Materazzi non c’è storia: “Per me il fenomeno era uno solo, ed era il più forte di tutti – ha ammesso Matrix – Ho giocato con lui solo dopo il grave infortunio, ma Ronaldo faceva quello che fa Messi ora e con la velocità di Cristiano. E’ inarrivabile”. Udienza tolta, verdetto emesso. Ma c’è un altro grande talento che Materazzi ha apprezzato anche se non ha avuto la stessa carriera e costanza di Ronaldo: “Vogliamo parlare di Recoba? Un genio del calcio con quel sinistro. Non so se era più forte in campo o alla Playstation”.

Samuel e Maicon

 Materazzi ha giocato con tanti grandi calciatori, tra i più determinanti per l'Inter Walter Samuel e Maicon: “Con Walter bastava uno sguardo, parlava poco ma era fortissimo. Te le dava e non c’era la possibilità di discutere – scherza Matrix – Maicon? Quanto correva…”. Poi il capitolo Mondiale 2006, con la sicurezza del compagno di reparto Cannavaro e l’efficacia di Buffon in porta: “Sono stati due giocatori fondamentali, oltre a tutto il fantastico gruppo. Il gol in finale? Avevo causato il rigore, che poi per me non c’era, ed è stato importantissimo trovare il gol del pari. In semifinale avevamo preso a pallonate la Germania mentre la Francia sembrava più forte di noi...”. Il resto è storia.