Mercoledì 24 Aprile 2024

Juventus, Sarri pensa al Parma. "Bernardeschi via? Non esiste"

Il tecnico bianconero: "Un falso mito che Dybala e Ronaldo abbiano difficoltà a giocare insieme"

Maurizio Sarri

Maurizio Sarri

Torino, 18 gennaio 2020 - Dopo il netto 4-0 rifilato in Coppa Italia all'Udinese, si riaccendono le luci all'Allianz Stadium. La Juventus è pronta per iniziare il girone di ritorno ospitando il Parma, battuto all'andata per 1-0 grazie alla rete di Chiellini. Un successo arrivato senza Maurizio Sarri in panchina, mentre domani (calcio d'avvio alle 20:45) l'allenatore bianconero ci sarà regolarmente, carico per chiudere al meglio un'ottima settimana per i suoi e per tuffarsi in un'altra altrettanto densa di appuntamenti. 

"Il Parma è a un punto dall’Europa. Giovedì D'Aversa ha fatto riposare tutti tranne un paio di elementi. Saranno in buone condizioni, è una squadra insidiosa che sa raccogliersi e ripartire bene, e che ha fatto bei risultati in trasferta. Dobbiamo avere un atteggiamento estremamente attento per non concedere quello in cui sono bravissimi, ossia le ripartenza - il pensiero del tecnico ex Napoli -  Il Parma non ha grandi punti deboli, essendo solido anche in difesa. Ha giocatori molto fisici come Kucka e Kurtic, che danno grande sostanza al centrocampo. Hanno attaccanti di ottimo livello. È una squadra che ha dei valori, quindi la loro classifica è una sorpresa fino a un certo punto perché se la meritano tutta". 

L'osservato speciale sarà ovviamente Dejan Kulusevski, acquistato dalla Juve in questa finestra di mercato e rimasto in Emilia in prestito fino al termine della stagione. "Spero che i nostri giocatori lo contengano domani e di vederlo bene tra sei mesi. Subito da noi? Credo che il direttore sia stato chiaro a riguardo".

A proposito di mercato: le voci su un possibile scambio fra Bernardeschi e Rakitic sono vere? "A me nessuno ha detto che parte e quindi è una cosa che non esiste", ha sottolineato Sarri, che poi si è concentrato anche su altri singoli. "Rabiot? L’ho visto in difficolta ambientarsi come era normale che fosse. Ora ha trovato fiducia e costanza e sta salendo di rendimento, diventando un giocatore diverso da quello che ricordavo, molto più tattico e presente in fase difensiva. Se continua cosi non mi meraviglierebbe un suo ritorno in Nazionale, che sarebbe una logica conseguenza della sua crescita". 

Di crescita si può parlare anche nel caso di Paulo Dybala. "A me sembra che Dybala le cose migliori quest’anno le faccia con tutti. Con lui e Ronaldo abbiamo meno riferimenti per vie centrali, ma ultimamente abbiamo sempre creato e segnato. Lo ritengo un falso mito che loro due hanno difficoltà a giocare insieme, anche Cristiano sta segnando a raffica e non vedo problemi di sorta".