Mercoledì 24 Aprile 2024

Juve-Inter, Allegri: "Pari risultato giusto". Inzaghi: "Lukaku assenza pesante al ritorno"

Le dichiarazioni dei due allenatori, che hanno parlato al termine dell'andata delle semifinali di Coppa Italia

Massimiliano Allegri (Ansa)

Massimiliano Allegri (Ansa)

Torino, 4 aprile 2023 - Ci si aspettava un Derby d'Italia di fuoco e così è stato. Juventus contro Inter non è mai un match banale, specialmente se in palio c'è qualcosa di importante come il passaggio del turno verso la finale di Coppa Italia. La semifinale d'andata, disputatasi all'Allianz Stadium di Torino, si è conclusa sul risultato di 1-1 tra polemiche, insulti e risse. A scatenare il putiferio è stato il calcio di rigore realizzato da Lukaku a tempo praticamente scaduto, al 93', che ha permesso ai nerazzurri di evitare in extremis una sconfitta che sembrava ormai dietro l'angolo, propiziata dal gol di Cuadrado. La successiva esultanza dell'attaccante meneghino, a zittire la curva dei tifosi bianconeri, ha innervosito tutto l'ambiente, giocatori compresi. Espulso lo stesso Lukaku per il suo gesto e, dopo il fischio finale, cartellino rosso anche per Samir Handanovic e Juan Cuadrado, venuti quasi alle mani per un diverbio. Le zuffe sono poi proseguite anche negli spogliatoi, in quello che è stato certamente uno spot non positivo per il calcio italiano.

Le dichiarazioni di Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri, nell'intervista di rito nel post-partita, ha dribblato con sapienza ed esperienza le domande riguardanti il caos scoppiato nel finale. Come suo solito, l'allenatore della Juventus ha preferito invece concentrarsi sul match e sulla prestazione della sua squadra: "Non so niente di quello che è successo dopo il fischio finale. Finita la partita sono andato dentro gli spogliatoi e non ho visto. Credo ci sia stata qualche espulsione, tanta confusione". Liquidata la questione relativa alle polemiche, il livornese ha descritto l'andamento della sfida dal punto di vista della Vecchia Signora: "È stata una partita equilibrata, difficile da affrontare, perché nonostante l'Inter venisse da un periodo non facile, resta pur sempre l'Inter. Noi abbiamo finito la sfida in crescendo, riuscendo ad essere maggiormente presenti in area di rigore. Dispiace per il risultato, perchè la partita ormai era finita; bisognava essere più svelti su quella palla in uscita e Kostic avrebbe potuto essere più malizioso avvicinandosi di più a Dumfries. Comunque, alla fine dei conti, il risultato giusto è il pari. Ci sono state occasioni da una parte e dall'altra, quanto accaduto negli ultimi secondi fa parte del calcio. Ciò che conta è la partita di ritorno, ci dispiace perché era una situazione evitabile a venti secondi dalla fine". Proseguendo, Allegri ha poi analizzato ancor meglio il match disputato dai suoi ragazzi: "I ragazzi sono arrabbiati per il pari ma bisogna essere bravi ad accettarlo. Nel primo tempo eravamo lenti nella circolazione di palla, mentre loro ci aspettavano per ripartire. Con il passare dei minuti le sensazioni erano buone, ma purtroppo nel calcio succede anche di prendere un gol all'ultimo come successo oggi". Incassato il gol di Lukaku, propiziato da un rigore regalato ingenuamente da Bremer, l'allenatore dei bianconeri è stato poi interrogato sulle prestazioni di Dusan Vlahovic e Angel Di Maria: "Dusan ha fatto una buona partita, Angel è straordinario e raccorda sempre bene il gioco. Bisogna occupare meglio l'area di rigore: quando è entrato in campo Chiesa, che ha caratteristiche diverse, siamo passati meno dal centro del campo e più sugli esterni, oltre ad aver fatto circolare più velocemente la palla. Sia Vlahovic che Di Maria hanno fatto una buona gara e i cambi che ho eseguito erano per mettere forze fresche in campo e cambiare l'andamento della partita con caratteristiche differenti. Chiesa è uno di quei giocatori che può cambiare la partita". Sulla reazione delusa di Di Maria, Allegri non ha dubbi: "Sicuramente era dispiaciuto perché l'ho sostituito, ma era da tanto che non giocava e rientrava dalla nazionale; inoltre, come detto, avevo bisogno di qualche strappo che Chiesa mi poteva dare". Proprio l'ala ex Fiorentina è uno dei protagonisti che è mancato in questa stagione, a causa del lungo infortunio che lo ha tenuto ai box: "Chiesa sta crescendo di condizione e il dolore al tendine è diminuito. Oggi è entrato meglio, sta crescendo e deve continuare a farlo. In 40 presenze prima di oggi ha giocato 900 minuti su 3600, è chiaro che la condizione anche psicologica va lavorata, ci vuole tempo; per me è normale e regolare che sia così. Ho sempre detto che l'anno prossimo, a livello fisico e mentale, sarà più pronto e tranquillo".

Le dichiarazioni di Simone Inzaghi

Come nel caso di Allegri, la prima domanda rivolta a Simone Inzaghi riguarda la rissa nel finale: "Ciò che è successo è che è stata fraintesa l'esultanza di Lukaku, che esulta sempre in questo modo e ne è scaturito un parapiglia non bello da vedere, che ci priverà di Lukaku e Handanovic nel match di ritorno, due giocatori fondamentali per noi. Sicuramente il belga è stato scosso da quanto si è sentito provenire dagli spalti (insulti vari, ndr), ma io vado al di là di questo: io vedo un giocatore che segna ed esulta e succede tutto questo. Non è stato uno spettacolo bello da vedere in una partita corretta e gestita bene dalla terna arbitrale fino al 95'". Passando all'andamento della partita, Inzaghi ha voluto fare i complimenti ai suoi giocatori, a prescindere dal pareggio agguantato nel finale: "La reazione mi è piaciuta, i ragazzi hanno fatto una grande gara. Il mio giudizio non cambia per via del pareggio, perché abbiamo comandato la partita per quasi 90 minuti. Non siamo riusciti a concretizzare alcune occasioni importanti, abbiamo preso un gol che era da evitare. ma niente da dire: i ragazzi sono stati compatti e aggressivi, è un bel segnale in una partita difficile, disputata in un momento difficile per noi. il ritorno è sul nostro campo e sappiamo che una vittoria ci permetterà di giocare un'altra finale". Infine, il tecnico dei meneghini ha voluto ringraziare il supporto dei tifosi, sempre presente anche in un periodo non positivo come quello attuale: "La nostra tifoseria è unica e impareggiabile. A San Siro, questo sabato, abbiamo perso e fino al 95' tutto lo stadio è stato con noi, soprattutto la curva che non ci ha lasciati soli. C'è stato un richiamo da parte loro e della società, poichè siamo l'Inter e vogliamo fare di più e meglio. Oggi però c'è stata una bella risposta da parte di tutti". Leggi anche: Coppa Italia, Cremonese-Fiorentina: probabili e tv