Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, Icardi in dubbio anche col Benevento. Intanto De Boer attacca...

Compleanno per il capitano dell’Inter che festeggia un quarto di secolo: le sue condizioni, però, non sono ancora ottimali

Mauro Icardi

Mauro Icardi

Milano, 19 febbraio 2018 – 25 anni per Mauro Icardi, ma la sua Inter non decolla, anzi. Un quarto di secolo per il capitano nerazzurro (festeggiati oggi) che ha vissuto dalla tribuna le ultime partite per via di una elongazione muscolare, anche se c’è chi sostiene che il problema sia al ginocchio. Resta il fatto che l’argentino è tuttora in dubbio per la sfida a San Siro contro il Benevento, partita che dovrà immediatamente riscattare il k.o. di Marassi. Verrà ancora valutato di giorno in giorno, ma sicuramente alla Pinetina non sono giorni sereni. La proprietà inizia a finire nel mirino della critica, Spalletti prova a barcamenarsi con quello che ha, ma a fronte di una crisi senza uscita definitiva potrebbe anche rischiare il posto, e per concludere ci sono anche le sirene di mercato proprio su Icardi. L’argentino vorrebbe determinate garanzie tecniche per rinnovare il contratto. In primo luogo la Champions League, ma anche rassicurazioni sul progetto a medio termine della proprietà cinese. Icardi sarebbe ben disposto a rimanere a fronte della costruzione di una rosa da Scudetto e che possa competere su più fronti. In estate, inoltre, il Real Madrid potrebbe mettere sul piatto i soldi della clausola rescissoria. Sul fronte infortuni ci sono invece buone notizie per Perisic e Miranda. Entrambi dovrebbero recuperare con il Benevento.

DE BOER: “MEGLIO LE GIOVANILI CHE I GIOCATORI DELL’INTER – E’ arrivato invece un altro duro attacco di Frank De Boer ai giocatori dell’Inter dalle colonne di Ziggo Sport. Il tecnico olandese ha criticato l’atteggiamento della squadra ed evidenziato le difficoltà in allenamento: “Diciamo che in Italia ho avuto problemi di linguaggio – ha ammesso – Ma all’Inter si faceva tutto di sentimento. Si formava un blocco di 6-7 giocatori e il resto provavano a farlo fuori. Incredibile, inoltre, la fatica in allenamento, era un casino”. De Boer prosegue entrando nello specifico: “Provai a fare un gioco posizionale ma posso dire che le giovanili dell’Ajax lo facevano meglio. Non pensavo di trovarmi di fronte a un mondo così, loro non vedevano l’utilità degli esercizi mentre io ero convinto che avrebbero aiutato a trovare l’identità di gioco che stavamo cercando”.