Giovedì 2 Maggio 2024

Roma-Inter 0-2, Dimarco e Lukaku fanno volare i nerazzurri

All’Olimpico quarta vittoria consecutiva per la squadra di Inzaghi. Punti d’oro per conquistare un posto nella prossima Champions League

L'esultanza di Lukaku

L'esultanza di Lukaku

Roma, 6 maggio 2023 - Inter ritrovata nel momento più importante della stagione. La squadra di Simone Inzaghi ha vinto la quarta partita consecutiva in campionato e fatto suo lo scontro diretto per la Champions League con la Roma di Mourinho. A decidere le marcature di Dimarco nel primo tempo di Lukaku nel secondo, per una Inter di nuovo pimpante, vincente e in pieno rilancio nella lotta ai primi quattro posti. L’importante successo sui giallorossi porta i nerazzurri a quota 63, al pari della Juve che giocherà con l’Atalanta, a meno uno dalla Lazio e soprattutto a più cinque sui giallorossi, forse concentrati più sulla semifinale di Europa League. L’Inter dunque si presenterà nel migliore dei modi al derby di Champions League con il Milan di Pioli, vincente nel pomeriggio contro la Lazio di Sarri. Milano batte Roma 2-0.

Apre Dimarco

José Mourinho fa partire dalla panchina sia Dybala che Abraham, davanti c’è Belotti con Pellegrini a supporto. Inzaghi lascia fuori Dzeko e lancia Lukaku dal primo minuto assieme a Correa, mentre a centrocampo Brozovic perno con Calhanoglu e Barella ai lati. Non un primo tempo scintillante in termini di occasioni da gol. Il primo squillo è di Pellegrini con un destro dalla distanza a lato. Avvio con ritmi alti da entrambe le parti, la Roma cerca di sfruttare la velocità di Spinazzola a sinistra, mentre l’Inter punta ad appoggiarsi su Lukaku per far salire la squadra, ma col passare dei minuti l’ardore si spegne. Si registra una combinazione Lukaku-Brozovic, poi destro del croato che sfila a lato. Le manovre sono abbastanza lente e leggibili e serve un errore per creare una occasione: rubata Roma su persa di Calhanoglu, si invola Pellegrini per il destro che mette paura ad Onana. La partita resta comunque bloccata e tattica, ci sono poche occasioni, c’è prudenza e i moduli speculari producono marcature asfissianti e spazi stretti. L’unica via è provarci dalla distanza, lo fa Calhanoglu ma la conclusione è centrale. Mourinho ha imbastito una partita di controllo, di marcature ben studiate e massima attenzione sulla profondità, ma alla prima disattenzione l’Inter passa. La squadra di Inzaghi ha una buona trama al 33’ quando Dumfries viene liberato sull’out destro, al termine di una azione interminabile, per il cross basso sul secondo palo su cui si avventa come un falco Dimarco: 0-1. Illuminante la visione di Brozovic che è servita per smarcare l’olandese a destra e lì il più era fatto, con le marcature totalmente saltate in fascia e con i centrali romanisti in inferiorità numerica per arginare il doppio inserimento di Lukaku e Dimarco. Sbloccato il match, la squadra interista trova anche maggior fluidità offensiva, mentre i giallorossi si lamentano della gestione dei cartellini di Maresca e per qualche intervento a centrocampo che fa infuriare Mourinho, ma ai giallorossi serve ben altro per reagire allo svantaggio e trovare un pertugio nella difesa nerazzurra. All’intervallo resiste il vantaggio ospite.

Chiude Lukaku, Dybala solo nel finale

Non ci sono cambi nell’intervallo, Mourinho si tiene le carte Abraham e Dybala per il finale, ma è l’Inter a creare la prima palla rete con un destro di Correa ad inizio ripresa dopo una buona manovra nerazzurra imbastita da Bastoni e rifinita da Lukaku. Palla a lato. Gli uomini di Inzaghi agiscono in contropiede, portando la Roma a scoprirsi per poi slegare i cavalli in campo aperto. Ripartenza Inter orchestrata da Barella, poi sinistro deviato di Dimarco che spaventa Rui Patricio. Ospiti ancora in controllo. Al 56’ c’è un intervento in scivolata di Darmian che dopo un rimpallo tocca con il braccio di richiamo in area, i romanisti protestano e si procede ad un check del Var che però conferma le impressioni di un movimento naturale del corpo non punibile. Sul corner successivo Ibanez in mischia prova il destro da buona posizione ma l’Inter fa muro. Buona occasione per i giallorossi che devono sfruttare il più possibile i calci da fermo. Inzaghi invece è il primo a cambiare dopo un’ora con gli ingressi di Bellanova e Lautaro per Dumfries e Correa. Dall’altra parte la manovra della Roma non decolla, o almeno con gli undici scelti da Mourinho, mentre l’Inter controlla abbastanza bene e punge in contropiede pur non trovando la scelta vincente negli ultimi sedici metri. Attorno al settantesimo arriva il tempo di Dybala, preservato per la semifinale di Europa League ma indispensabile per tentare di recuperare una partita che è scontro diretto per la Champions League. Tocca a Bove lasciare il posto a la Joya. Inzaghi risponde con De Vrij e Mkhitaryan per Calhanoglu e Dimarco. Ma il cambio di Mourinho viene di fatto reso vano da un clamoroso errore di Ibanez che anticipa bene Lukaku ma consegna la palla a Lautaro lesto a riconsegnarla al belga che di sinistro trafigge Rui Patricio al 74’: 0-2. Mourinho reagisce subito e si gioca anche la carta Abraham per la mossa della disperazione. L’Inter può gestire ancora meglio la partita con una Roma sempre più sbilanciata e tanto campo aperto per ripartire, mentre Mourinho spera nella nuova coppia di attacco per riaprire una partita che appare in ghiaccio. Ripartenza nerazzurra con tre passaggi da Darmian a Lautaro fino a Brozovic, poi sinistro che Rui Patricio neutralizza in due tempi. Ospiti in controllo totale. C’è una mezza occasione romanista con un tiro a giro di Dybala, palla molto alta, così dall’altra parte Inzaghi mette ancora fisicità con Gagliardini per Barella. L’Inter sfiora il tris nel finale, sempre in ripartenza con Lautaro che prova a piazzare il tiro a giro: traversa. La Roma non sembra avere le idee e le energie per riaprire la gara anche se al 90’ Matic riesce a smarcare Camara a centro area, destro alle stelle che sa di resa. Infatti, Mourinho concede la passerella a tre giovani per il recupero: ormai non c’è più niente da fare. Vince l'Inter che scava un solco di cinque punti sui giallorossi e avvicina la Lazio seconda in attesa del terzo scontro diretto della giornata tra Juventus e Atalanta.

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