Venerdì 26 Aprile 2024

Cori pro-Putin, Fenerbahce multato di 50mila euro

I fatti risalgono allo scorso 27 luglio, quando una parte dei tifosi del club turco ha intonato slogan in favore del presidente russo durante il match contro la Dinamo Kiev

Un momento del match fra Fenerbahce e Dinamo Kiev

Un momento del match fra Fenerbahce e Dinamo Kiev

Milano, 6 agosto 2022 - I cori pro-Putin intonati da parte di alcuni tifosi del Fenerbahce nel corso del match valevole per i preliminari di Champions League con la Dinamo Kiev dello scorso 27 luglio (e più precisamente dopo la rete degli ucraini firmata da Buyalsky) non sono certo passati inosservati alla Uefa. Il massimo organo del calcio europeo ha deciso, anche per via del lancio di oggetti che hanno accompagnato gli slogan, di multare il club turco con un'ammenda di 50mila euro e di chiudere anche parzialmente lo stadio (5mila posti) in occasione del primo impegno interno della società di Istanbul in una competizione continentale.  

Le reazioni ai cori

"Non ci scuseremo con l'Ucraina. Dopo l'infinita retorica dell'ambasciatore ucraino penso che siano loro che dovrebbero scusarsi con noi. È durato tutto 20 o 30 secondi ed è stata una reazione a una provocazione", questa la giustificazione che il presidente del Fenerbahce, Ali Koc, aveva utilizzato per difendere il comportamento dei propri tifosi. "il portiere di riserva della Dinamo, che ha giocato con una squadra rivale (Boyko, ex Besiktas, ndr), ha compiuto un gesto simbolico nei confronti del suo ex club e ha provocato i nostri sostenitori", ha aggiunto. "È molto triste sentire dai sostenitori del Fenerbahce parole che sostengono l'assassino e l'aggressore che sta bombardando il nostro Paese", era stata invece la reazione dell'ambasciatore ucraino in Turchia, Vasyl Bodnar, il giorno dopo la partita. 

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