Cristiano Ronaldo dopo il 3-3 con la Spagna (Ansa)
Madrid, 16 giugno 2018 - Sarà un caso, ma poche ore dopo che Cristiano Ronaldo ha accettato di pagare al fisco spagnolo 18,8 milioni di euro per risolvere una richiesta di frode fiscale, CR7 ne rifilava tre proprio alla Nazionale della Spagna ai Mondiali di Russia. Una fonte legale ha confermato che la stella lusitana avrebbe pagato il dovuto. L'accordo, che deve ancora essere ratificato, sarà accompagnato anche da una pena detentiva di due anni, ma in Spagna fino a due anni di pena non si finisce in carcere.
Il bomber del Real Madrid, che ha chiesto alla società per rimanere un sostanzioso aggiustamento del suo contratto non a caso, è apparso in tribunale lo scorso luglio a Pozuelo de Alarcon, un ricco sobborgo di Madrid, per rispondere a quattro accuse di evasione fiscale.
Il fuoriclasse portoghese, vincitore per 5 volte del Pallone d'Oro e quest'anno della Champions, secondo l'accusa avrebbe "approfittato di una struttura aziendale creata nel 2010 per nascondere le entrate generate in Spagna dai suoi diritti di immagine". Quindi CR7 avrebbe utilizzato società offshore in giurisdizioni estere a bassa tassazione, in particolare le Isole Vergini britanniche e l'Irlanda, per evitare di dover pagare le tasse dovute. Ronaldo è stato lo sportivo più pagato al mondo con 93 milioni di dollari nel 2016-2017 secondo la rivista Forbes.
A maggio il numero 7 aveva proposto un accordo col fisco di 14 milioni, anche perché senza il portoghese avrebbe rischiato di pagare una multa di 28 milioni di euro oltre a una condanna a tre anni e mezzo di reclusione, che avrebbe dovuto scontare.
Lionel Messi, suo rivale nel Barcellona, pagò una multa di due milioni di euro nel 2016 oltre a una pena detentiva di 21 mesi, quest'ultima ridotta ad un'ulteriore ammenda di 252.000 euro.
Ronaldo si è sempre difeso sostenendo che lo scorso anno non "ho nascosto nulla, né ho avuto l'intenzione di eludere le tasse". Comunque, consiglio, mai multare CR7 prima che incontri la tua nazionale.