Venerdì 26 Aprile 2024

Roma, le proteste dopo il decreto: "È incomprensibile non considerare il calcio"

Il responsabile sanitario dei giallorossi contesta le decisioni del governo: "L'ultimo Dpcm ci ha colti un po' di sorpresa. Stupisce il trattamento riservato agli altri sport a discapito del calcio"

La società giallorossa protesta per le decisioni del governo

La società giallorossa protesta per le decisioni del governo

Roma, 28 aprile 2020- La Fase 2 ha fatto suscitare non poche polemiche in casa Roma: il nuovo decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevede dal prossimo 4 maggio la ripresa degli allenamenti, esclusivamente ristretta agli atleti che praticano discipline sportive individuali. Dal piano quindi sarebbe escluso il calcio, un fattore che ha fatto scatenare le proteste della società giallorossa attraverso le parole di Andrea Causarano, responsabile sanitario della prima squadra,

"L'ultimo Dpcm ci ha colti un po' di sorpresa. Stupisce il trattamento riservato agli altri sport a discapito del calcio. Sembra quasi che non ci si fidi del fatto che possa ripartire rispettando le norme di sicurezza...", ha dichiarato ai microfoni dell'ANSA. "È incomprensibile non considerare il calcio nel momento in cui si dice che l'obiettivo è consentire la graduale ripresa delle attività sportive. Potevamo ripartire anche noi nei centri sportivi a porte chiuse e seguendo tutte le direttive nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento".

La Roma qualche settimana fa aveva cominciato a stilare il piano per ripartire in tutta sicurezza, sanificando il centro di allenamento di Trigoria e predisponendo tutto il necessario per consentire ai giocatori di riprendere gli allenamenti in tutta sicurezza, facendo in modo di evitare gli assembramenti sia durante le sedute sul campo che nelle aree comune come bagni e mensa. 

ADA COTUGNO