Mercoledì 24 Aprile 2024

Lione-Juve, Bonucci: "Noi favoriti, ma questo non ti fa vincere"

Il difensore bianconero ha parlato a L'Equipe in vista della gara di domani: "Sarebbe importante segnare. Ronaldo? Una macchina da guerra"

Leonardo Bonucci

Leonardo Bonucci

Torino, 25 febbraio 2020 - "Non lo nego, siamo favoriti, ma questo non ti fa vincere le partite". Leonardo Bonucci ha le idee chiare riguardo all'impegno europeo che attende la sua Juventus, in campo domani a Lione per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. Una trasferta, quella in casa dell'Olympique, che evoca bei ricordi al difensore bianconero: fu infatti proprio una sua rete a decidere la sfida d'andata dei quarti di Europa League della stagione 2013/14. 

OCCHIO AL LIONE

"Sarebbe bene segnare a Lione per essere in posizione favorevole al ritorno. Ma hanno uno stadio con un gran tifo, giocatori giovani che avranno voglia di mettersi in mostra, e un allenatore che ha lavorato in Italia e sa come si preparano questo tipo di partite - il pensiero di Bonucci, intervistato da L'Equipe - Le gare di Champions sono particolari, perché la qualità delle squadre conta fino a un certo punto. Servono soprattutto due cose: arrivare alle partite di marzo nelle migliori condizioni e un po' di fortuna. E ovviamente è anche questione di concentrazione e attenzione". 

"CR7? UNA MACCHINA DA GUERRA" 

Da questo punto di vista, la Vecchia Signora può dormire sonni tranquilli, avendo a disposizione un giocatore come Cristiano Ronaldo, che ha nella mentalità vincente il suo punto di forza più importante. "Un calciatore straordinario per tecnica e costanza. Una macchina da guerra - lo definisce l'ex Bari - Da quando è a Torino, credo che tutti, osservandolo ogni giorno in allenamento, gli abbiamo preso qualcosa per migliorarci". 

SU SARRI

Oltre che per CR7, Bonucci spende parole d'elogio anche per Maurizio Sarri. "Mi ha sorpreso per intelligenza umana e calcistica. Quando parli con lui, capisci perché è arrivato alla Juventus dopo aver fatto un lungo percorso. È uno che sa migliorare le sue squadre. Da noi il contesto è diverso, la pressione anche, ma si è rimesso in discussione e noi abbiamo accettato un altro modo di vedere il calcio. Il nostro gioco è cambiato molto".