Bologna, parla Saputo dopo le croci: “Mai avrei pensato a una cosa del genere”

Una nota del presidente dopo i fattacci di ieri: “Lo sport è aggregazione non minaccia”

Joey Saputo

Joey Saputo

Bologna, 15 dicembre 2018 – E alla fine anche Joey Saputo fece sentire il proprio messaggio all’ambiente di Bologna. La vicenda delle croci ha scosso anche il presidente che nel pomeriggio ha rilasciato una nota ufficiale sul sito del club rossoblù. Condanna al gesto ma anche un appunto al clima di contestazione che si è creato in città per i risultati della squadra.

MAI AVREI PENSATO – Le prime righe sono un ringraziamento a tutti i tifosi che si sono dissociati dall’episodio delle croci: “Desidero per prima cosa ringraziare tutti i bolognesi, gruppi organizzati e singoli tifosi, che in queste ore hanno condannato pubblicamente la messinscena allestita ieri davanti ai cancelli di Casteldebole”, i primi passi della nota. Si arriva poi alla gravità del fatto che ha scosso Saputo stesso: “Claudio Fenucci, Riccardo Bigon e Marco Di Vaio sono persone perbene che godono della mia piena stima professionale: a loro va la mia personale solidarietà – prosegue Saputo - Resta la gravità del fatto: mai avrei pensato che in una città come Bologna potessero verificarsi episodi del genere, che non posso in alcun modo collegare alla passione genuina dei veri tifosi rossoblù. Non concepisco e non concepirò mai che per uno sport, che dovrebbe essere motivo di divertimento e aggregazione, si arrivi a minacciare tre persone”.

MESI DI OFFESE – Saputo poi si cala nell’ambiente rossoblù, diviso da mesi sul rendimento della squadra allestita per la stagione 2018/2019: “Tre persone che peraltro ricevono da mesi offese di ogni tipo, sui social e nei messaggi inviati a radio e tv, perché la squadra quest’anno non sta ottenendo i risultati sperati. Ora si è superata la misura e giustamente la condanna è unanime. Ma io penso che questo episodio disgustoso debba rappresentare l’occasione per una riflessione approfondita da parte di tutti: non è ammissibile che il calcio diventi il pretesto per dare sfogo agli istinti più beceri, spesso tollerati o persino fomentati da certi commentatori che mai come oggi hanno accesso indiscriminato a una miriade di nuovi media, sempre meno sottoposti a una reale responsabilità editoriale”.

GLI INVESTIMENTI – Il finale del messaggio è dedicato agli investimenti di Saputo: “Sono arrivato a Bologna quattro anni fa investendo immediatamente più di 50 milioni per salvare e ricostruire il Club – ha scritto - Un lavoro lungo e difficile che abbiamo iniziato e stiamo portando avanti con altri importanti investimenti di capitali. Siamo pronti a presentare alla città un progetto di riqualificazione che farà del Dall’Ara uno stadio all’avanguardia. Siamo consapevoli noi per primi che i risultati sul campo in questo momento non sono soddisfacenti, ma abbiamo sempre detto che la scalata a piazzamenti che ci tengano al riparo dalla possibilità di dover lottare per la salvezza avrebbe richiesto tempo e una crescita organica della società dalle fondamenta. Mi dispiace notare che un programma come questo, che rappresenta a mio parere l’unica via percorribile per un Club come il nostro, venga accolto da un clima di perenne insoddisfazione”.