Milano, 12 gennaio 2019 - Brescia e Sassari mandano in archivio il girone d'andata nel migliore dei modi. Battute in volata, negli anticipi del sabato sera, rispettivamente Venezia e Cantù. Fondamentale soprattutto il successo della Germani, che si allontana dalle zone pericolose della classifica, mentre il Banco di Sardegna - attualmente sesto in classifica - è già qualificato alle Final Eight di Coppa Italia.
IL RUGGITO DELLA LEONESSA - Al PalaLeonessa, i padroni di casa si impongono 72-70. L'equilibrio iniziale (10 pari dopo i primi cinque minuti) viene spezzato dal parziale bresciano di 9-0 firmato soprattutto da Hamilton (MVP del match con 20 punti e 11 rimbalzi). A mettere un freno all'onda d'urto dei ragazzi di coach Diana ci pensano Daye e Stone, che accorciano fino al 22-17 del 10'. Ma a dare una vera e propria scossa ai lagunari è la panchina, con i vari Biligha, Giuri, Mazzola e Washington ad alzare la qualità e l'intensità della difesa orogranata. La Reyer piazza un break di 13-0 che significa massimo vantaggio sul +8. La Leonessa è in totale confusione e il primo canestro dei biancoblu arriva addirittura dopo oltre cinque minuti. Quando i padroni di casa riprendono a segnare con una buona continuità, sono le iniziative di Washington e i centri di Daye e Haynes a tenere a debita distanza Brescia, che va al riposo sotto di otto lunghezze (34-42).
La Germani esce dagli spogliatoi con tutt'altra convinzione. Il protagonista è Hamilton, spesso e volentieri rebus irrisolvibile per Venezia. Il numero 1 riporta i suoi a -2 e, dopo alcuni possessi convulsi, Beverly affonda la schiacciata che vale il pari a quota 48. I locali approfittano della rottura prolungata in attacco della formazione di coach De Raffaele per mettere la testa avanti con Cunningham e Beverly. I viaggianti si affidano invece a Washington, ma a dieci minuti dal termine è Brescia in vantaggio (56-55). Il copione resta il medesimo anche nell'ultima frazione: l'Umana fatica nella metà campo offensiva, mentre la Leonessa allunga fino a +7 con i liberi di Sacchetti e Cunningham. L'emorragia per Venezia non si arresta e il volo sopra il ferro di Cunningham significa +9 Germani al 36'. Fatta per Brescia? Macché, perché gli orogranata si riavvicinano a -2 con Stone e Daye. Il finale è convulso: sono più i minuti fermi per permettere agli arbitri di ricontrollare alcuni episodi dubbi che quelli disputati. Ma nella confusione il ruggito decisivo è della Leonessa, che riprende così a correre dopo tre sconfitte consecutive.
BAMFORTH TRASCINA IL BANCO - A Desio invece a festeggiare è Sassari, che centra la quarta vittoria di fila, sconfiggendo Cantù per 97-88. Partenza lanciata quella della Dinamo, che al 10' vanta otto lunghezze di vantaggio con la tripla sulla sirena di Spissu. I ragazzi di coach Esposito toccano anche il +12, ma l'Acqua San Bernardo non ci sta e, trascinata da Jefferson (24 punti per lui), si riaffaccia a -3. Il lungo con il 41 sulle spalle sigla pure il sorpasso, prima della gita in lunetta di Cooley che sancisce il 45-46 dell'intervallo. Nel terzo periodo si accende il duello fra Bamforth (24 punti e 9 rimbalzi) e Mitchell (miglior marcatore dell'incontro con 31 punti), che anticipa le due bombe di Polonara che spingono Sassari al 65-69 del 30'. Mitchell però è scatenato e firma la nuova parità in apertura di ultima frazione. Dall'altra parte sono Bamforth e Thomas a caricarsi i compagni sulle spalle ed è proprio una tripla del play della Dinamo a spezzare le gambe ai brianzoli.