Venerdì 26 Aprile 2024

Anche il calcio vicino all’obbligo vaccinale

Non ci saranno deroghe per gli sportivi professionisti. Dal 10 gennaio sarà necessario per loro, come per il resto della popolazione, il Green pass rafforzato per accedere a spogliatoi (quindi anche del calcio), piscine, palestre e impianti sportivi in genere. In sostanza, un obbligo di vaccinazione per gli atleti ’pro’, o almeno di dimostrare un’avvenuta guarigione dal virus, senza più poter contare solo su un tampone negativo per accedere negli spazi previsti.

Ad anticipare questa prescrizione è stato il Dipartimento dello Sport del governo, rispondendo sul proprio sito alle domande più frequenti (Faqs). Viene infatti chiarito che le misure valgono "anche per gli atleti agonisti o di rilevanza nazionale che accedono ai servizi e attività per i quali la normativa lo prevede".

Il Green pass “base“ potrà essere sufficiente solo per praticare quegli sport all’aperto che non prevedono l’utilizzo dello spogliatoio, ma è evidente che il calcio non vi rientra.

Dopo lo stop di due giornate alla serie B, è il massimo campionato a tremare ora. La pausa natalizia ha di fatto evitato che si sviluppassero focolai nei gruppi squadra della serie A, ma c’è già allarme per quello che potrà succedere adesso, nei giorni in cui i team si radunano in vista del prossimo impegno, ovvero la giornata di campionato del 6 gennaio.

Basti pensare a quello che sta succedendo alla Salernitana, che ieri ha visto crescere di due unità i positivi tra i giocatori. Sono sei quelli positivi, cui si aggiunge un membro dello staff.

Di ieri le positività poi di Hirving Lozano del Napoli – si aggiunge a Lorenzo Insigne e Fabian Ruiz, l’attaccante si trova in Messico e di fatto è tagliato fuori per la sfida con la Juve a Torino del 6 – e nel Genoa del tecnico Andriy Shevchenko e del capitano Domenico Criscito. Proprio oggi i rossoblù si ritrovano per gli allenamenti e le operazioni saranni dirette dal vice allenatore, Mauro Tassotti.