Venerdì 26 Aprile 2024

Pellegrini, Kostner e Goggia, le fate di Natale

Sono lore le tre grazie dello sport italiano

Kostner, Pellegrini e Goggia

Kostner, Pellegrini e Goggia

Bologna, 17 dicembre 2016 - Principesse di Natale. Storie felici di donne italiane sotto l’albero. Campionesse che appartengono a generazioni distinte e distanti e però unite da una passione unica per la competizione, per l’agonismo, per quella idea di cercare il meglio di te stessa nel confronto con le altre. Sofia Goggia. Carolina Kostner. Federica Pellegrini. Si sono già fatte il regalo, le Tre Grazie Azzurre.

Sulla neve. Sofia Goggia sta rapidamente conquistando una meritata notorietà. Ieri in Val D’Isere la sciatrice ha collezionato la quinta presenza sul podio in gare di Coppa del Mondo. Era in programma una combinata e la giovane italiana ha dimostrato una sbalorditiva capacità di adattamento: tolto lo slalom, Sofia si era già classificata tra le migliori tre in discesa, in gigante e in super gigante. La sua propensione alla polivalenza ne fa, addirittura!, una potenziale candidata alla sfera di cristallo. Magari non subito, ma intanto la signorina si issa al secondo posto nella classifica generale, preceduta soltanto da una fuoriclasse conclamata come la Svizzera Lara Gut. E ancora deve cominciare a vincere, Sofia... La 24enne bergamasca, seconda e terza in gigante a Sestriere e Killington, seconda in discesa a Lake Louise e terza in supergigante sempre a Lake Louise, ha aggiunto frattanto un altro fantastico tassello alla collezione con il terzo posto nella combinata di Val d’Isere, diventando la prima sciatrice italiana nella storia ad andare sul podio in quattro differenti discipline e oltretutto nel giro di tre settimane.

Sul ghiaccio. Da fuori, forte si sta facendo l’impressione che Carolina Kostner, laureatasi campionessa italiana di pattinaggio artistico ad Egna, forte è l’impressione, dicevo, che Carolina si sia riappropriata della dimensione agonistica perché non accettava che altri decidessero per lei il momento dell’addio. Insomma, nella pervicacia della campionessa diventa possibile cogliere il senso di un rifiuto, un sentimento di ribellione. Non potevano essere i giudici ingiusti di una storia malinconica come quella dell’ex fidanzato Schwazer a spingere la Kostner fuori dallo sport. E così lei ha tirato fuori i pattini dalla scatola, umilmente ripartendo da zero. Di sicuro un titolo tricolore poco aggiunge al medagliere di chi ha preso ori, argenti e bronzi a Olimpiadi, mondiali ed europei: ma appunto a quei livelli la Fata del Ghiaccio intende di nuovo sperimentarsi. L’anagrafe gioca contro di lei, la lunga assenza dalle competizioni anche. Ma non esiste missione impossibile, se ti chiami Carolina Kostner.

In acqua. Invece Federica Pellegrini non ha smesso mai. Quando ha annunciato di avere azzerato i propositi di ritiro, non è stato semplice scommettere sui miracoli della longevità. L’acqua è persino peggio del ghiaccio, non perdona le incertezze dovute all’età. Ma Fede non si cura delle malignità, nuota e vira e ormai la meta prossima e l’Olimpiade 2020, a Tokyo. Nel frattempo ai mondiali in vasca corta in Canada ha battuto la bionica Hosszu sui 200 stile libero e poi a Riccione ha dominato i campionati nazionali, collezionando titolo tricolore numero 107. Non esiste limite, in chi adora la competizione.