Giovedì 25 Aprile 2024

Mondiale rugby 2023, cacciato il direttore Atcher per 'pratiche manageriali allarmanti'

Una inchiesta lanciata dall’Equipe scuote l’organizzazione del mondiale di rugby 2023, cacciato Atcher per mobbing

Inchiesta nell'organizzazione dei mondiali 2023

Inchiesta nell'organizzazione dei mondiali 2023

Parigi, 12 ottobre 2022 - A un anno dal via, i mondiali di rugby 2023 subiscono un importante scossone a livello organizzativo. E’ stato licenziato il direttore Claude Atcher inseguito ad una inchiesta giornalistica per mobbing lanciata dall’Equipe, a cui ha fatto seguito una indagine interna del Ministero dello Sport. Confermate le accuse e licenziamento immediato, al suo posto nomina ad interim per Julien Colette.  

Accusato di mobbing

Claude Atcher, ex rugbista, era a capo dell’organizzazione del mondiale 2023 che si disputerà in Francia dall’8 settembre al 21 ottobre, ma una indagine interna lo ha sollevato dall’incarico con effetto immediato. La decisione è stata presa e comunicata in seguito al voto del consiglio di amministrazione straordinario di ieri. Atcher era stato sospeso in via precauzionale per ‘pratiche manageriali allarmanti’ scrive Le Monde, ma non è sopravvissuto all’ispezione del lavoro del ministro dello Sport Oudéa-Castéra in seguito ad una inchiesta giornalistica dell’Equipe pubblicata lo scorso giugno. L’accusa parla di alterazione della struttura organizzativa e stato di sofferenza di diversi collaboratori, motivi per il quale Atcher è stato licenziato. Non solo, del caso di sta occupando anche il pubblico ministero che ha chiesto un anno di reclusione per il dirigente. Oltre a tutto questo c’è una indagine in corso dell’ispettorato delle finanze per analizzare eventuali violazioni della ‘correttezza economica’ e possibili conflitti di interesse. Leggi anche - Rugby, Rovigo torna allo Scudetto dopo 26 anni