Ciclismo, doppia beffa per Gazzoli: squalifica dell'Uci e licenziamento dell'Astana

Positività a una sostanza stimolante presente in uno spray nasale: non potrà correre fino ad agosto 2023

Michele Gazzoli, bronzo nei Mondiali juniores 2017 (Ansa)

Michele Gazzoli, bronzo nei Mondiali juniores 2017 (Ansa)

Roma, 12 agosto 2022 - Il primo anno da professionista di Michele Gazzoli sarà tutt'altro che da ricordare: per il bresciano è arrivata ieri la squalifica di un anno comminata dall'UCI. La motivazione? La positività riscontrata a una sostanza proibita lo scorso 17 febbraio.  

La ricostruzione  

 All'epoca il bresciano, in forza all'Astana Qazaqstan Team, era impegnato nella Volta ao Algarve 2022 e, dopo un controllo alle urine effettuato dall'ITA (l'agenzia indipendente che si occupa di tutti i test), è risultato positivo al Tuaminoheptane, una sostanza stimolante per la quale non è prevista la sospensione immediata. Gazzoli può quindi continuare a correre e intanto prova a difendersi spiegando all'UCI di aver assunto quella sostanza in maniera involontaria tramite uno spray nasale per il trattamento della rinite. La difesa del classe '99, campione europeo juniores nel 2017 sia in su strada sia su pista e, a livello iridato, bronzo nello stesso anno, non è bastata né ad evitare la squalifica di un anno comminata in casi simili né il licenziamento in tronco da parte dell'Astana, che fin da subito si è dichiarata estranea sia all'acquisto sia alla somministrazione del farmaco. Adesso per Gazzoli parte ufficialmente il conto alla rovescia, con lo stop che scadrà il 9 agosto 2023: il problema è che per quella data il bresciano dovrà aver trovato anche una nuova squadra per mettersi alle spalle definitivamente questa brutta storia.

Leggi anche - Ciclismo, si avvicina il rientro di Bernal: la possibile data