Mercoledì 24 Aprile 2024

Addio alla Juve, “CR7 and the City“ si fa

La Signora rifiuta di cedere Cristiano gratis, a Manchester provano un altro assalto: ormai è solo questione di ore per chiudere la trattativa

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di Paolo Grilli

Si può pensare che il cartellino di un campione planetario ancora sotto contratto, vincitore di quattro Champions e di cinque Palloni d’Oro oltre che di una montagna di altri trofei, possa essere preso gratis? Sì, in questo calcio così intimamente anomalo. L’idea è stata del City, applicata ieri mattina a Cristiano Ronaldo. Ma non è stata poi così peregrina, perché proprio ieri CR7 ha dato l’addio, di fatto, alla Juve. Vuole partire, dopo tre anni in cui ha fatto tanti gol e lasciato altrettanti rimpianti per quelle vittorie in Europa che non sono mai arrivate e per le quali era stato in fondo preso.

La Signora ha respinto la prima proposta dei Citizens, facendo presente all’agente di Cristiano, Jorge Mendes, che i club pretendenti, per averlo, devono sborsare almeno 27 milioni di euro: quello che costa annualmente di ammortamento Ronaldo. Un incontro che non ha avuto toni distesi, quello di ieri mattina a Torino che ha visto il procuratore del fuoriclasse incontrare il vicepresidente bianconero Pavel Nedved, l’a.d. Maurizio Arrivabene e il direttore dell’Area Sport Federico Cherubini. Ma ormai il dado è tratto, il portoghese a meno di improvvisi ripensamenti se ne andrà e per la potenza economica del club inglese 25 o 27 milioni non sono affatto un’enormità. Seguirà già oggi un’altra offerta e con ogni probabilità sarà accettata aprendo una nuova era alla Juve.

Dai Citizens, in bianconero, potrebbe arrivare Gabriel Jesus (ma la Signora dovrebe liberare per lui il posto di giocatore extra comunitario, e partirebbe McKennie?) ma pure Sterling. La Signora potrebbe anche tornare sull’ex Kean, dell’Everton. Riflettendo però su un fatto: Gabriel Jesus, Sterling e Kean, nei rispettivi campionati, hanno segnato in totale 32 reti nell’ultima stagione. Due più del solo Ronaldo.

C’è di nuovo Manchester, per Cristiano, anche se non in quello United che lo lanciò nell’Olimpo del calcio. Non c’è Parigi, dove avrebbe composto il trio dei sogni con Messi e Neymar, dando ormai per scontata la partenza di Mbappé verso il Real. I Galacticos del presidente Florentino Perez mettono ora sul piatto 170 milioni più dieci di bonus, meno dei 210 spesi dai francesi per portarselo in casa. Ma il rischio per i francesi è di perderlo a zero l’anno prossimo, in assenza poi di un rinnovo che parte tutto in salita. E Mbappé, proprio come CR7, vuole partire subito.