Lunedì 29 Aprile 2024

Sella&Mosca, pionieri da 120 anni: "Raccontiamo il nostro territorio"

La storica cantina di Alghero e i suoi prodotti, tra esperienza e novità: "Viviamo una responsabilità sociale"

Sella&Mosca, pionieri da 120 anni: "Raccontiamo il nostro territorio"

Sella&Mosca, pionieri da 120 anni: "Raccontiamo il nostro territorio"

"Sella&Mosca, cantina storica della Sardegna, è un’esplosione di natura". Nasce ad Alghero nel 1899 per mano dei due piemontesi che le danno il nome: l’ingegnere Sella e l’avvocato Mosca. Sono passati 120 anni e quell’impresa suona ancora pionieristica. Il progetto di Sella&Mosca era ambizioso: strappare la terra della località ‘I Piani’ agli acquitrini e all’abbandono, per renderla uno dei più importanti vivai per la produzione di barbatelle. Dopo i 15 ettari della tenuta ‘Nuraghe Majore’, si aggiungono i 600 ettari dei ‘Planos de Sotzu’. Fin dall’inizio furono necessarie imponenti opere di bonifica idraulica e spietramento per trasformare le vaste tenute dallo stato incolto a un fiorente insediamento viticolo. Bisognava poi sviluppare competenze perché l’innesto tra vitis vinifera e vitis labrusca non era ancora pratica diffusa. Infine la Sardegna, in quanto isola, aveva tempi e costi di commercializzazione notevoli.

Così, all’inizio del secolo, trasformò una terra lasciata al pascolo in fertili vigneti, avviando la più prestigiosa produzione di vini in Sardegna. L’azienda ha continuato ad assolvere il ruolo pionieristico, introducendo nuovi metodi di lavorazione, che hanno consentito la produzione di vini contemporanei, le cui caratteristiche rivelano la nuova tradizione dei vini sardi.

Nel 2002 Sella&Mosca è entrata a far parte del Gruppo Campari, ma è solo nel 2016, con l’acquisizione da parte del Gruppo Terra Moretti, che guadagna un nuovo slancio verso l’innovazione e il rispetto del territorio. Vittorio Moretti, già ideatore di modelli di successo in Franciacorta e in Toscana con sua figlia Francesca, enologa e ad del Gruppo Terra Moretti vino, dichiara: "Quando siamo arrivati, siamo rimasti così colpiti da quel vigneto a corpo unico tanto da non poter resistere. Il nostro obiettivo è proprio rafforzare la vigna, fare tornare la cantina a essere quello che è sempre stata nel suo dna". "Come famiglia – spiega Francesca – credo ci sia una responsabilità sociale nel promuovere e nel raccontare il territorio".

Accanto all’impegno enologico, il Gruppo Terra Moretti realizza il recupero del vecchio centro aziendale, comprendente anche una piccola chiesa dedicata alla Madonna dell’Uva e articolato in cantine storiche insieme a padronali abitazioni d’epoca divenute oggetto di attività agrituristica. Tutte le strutture sono immerse in un grande parco, circondate da oltre 520 ettari di vigneto. Oggi sono aperte al pubblico le cantine storiche, costruite nel 1903, l’enoteca e il piccolo museo, diviso nella sezione aziendale e in quella archeologica legata alla necropoli di Anghelu Ruju.