Lunedì 6 Maggio 2024

Impianti rinnovabili: il governo individua le aree

Direttive / Il Ministero dell'Ambiente definisce le linee guida per un futuro energetico sostenibile

Il Governo ha già definito una bozza di decreto per individuare le giuste aree

Il Governo ha già definito una bozza di decreto per individuare le giuste aree

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica sta per aprire una nuova era nella politica energetica italiana attraverso un decreto che definisce criteri chiari per l'installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. La bozza del decreto, sviluppata dal Governo Meloni, affida alle Regioni e alle Province autonome la responsabilità di individuare le aree idonee e non idonee per tali impianti, oltre a dover aggiornare l'elenco delle aree precedentemente ritenute non adatte. Questa mappatura sarà cruciale per la distribuzione futura degli obiettivi energetici tra le diverse regioni, le quali dovranno suddividere il loro territorio in tre categorie: adatto secondo il decreto, non adatto secondo le Linee Guida esistenti e aree soggette a regimi autorizzativi ordinari. I parametri chiave per la classificazione includono la minimizzazione degli impatti ambientali, la preservazione del territorio, la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, e la salvaguardia dell'agricoltura, nel contesto degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e della sostenibilità economica. Il decreto specifica le tipologie di aree considerate idonee, tra cui bacini artificiali, aree industriali dismesse, terreni abbandonati, miniere, cave, discariche, e aree contaminate. Anche gli impianti esistenti e le aree delle Ferrovie dello Stato e degli aeroporti rientrano in questa categoria. Le aree agricole possono essere considerate idonee se si trovano entro 500 metri da zone industriali o commerciali, cave, miniere o autostrade, ma solo per impianti fotovoltaici e produzione di biometano.