Sabato 9 Novembre 2024
GIUSEPPE DI MATTEO
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Coccole, relax e terapie. Italiani innamorati delle terme

Le terme in Italia offrono relax e cure: Marco Romanelli sottolinea l'importanza di valorizzare la figura del medico termalista e scegliere il luogo e il momento giusto per curarsi.

Coccole, relax e terapie. Italiani innamorati delle terme

Le terme in Italia offrono relax e cure: Marco Romanelli sottolinea l'importanza di valorizzare la figura del medico termalista e scegliere il luogo e il momento giusto per curarsi.

Chiare, fresche et dolci acque. Lo ha scritto Petrarca in quella che è considerata la più bella poesia del Canzoniere; e lo pensano anche gli italiani che scelgono le terme per rilassarsi. Del resto il Belpaese di possibilità ne offre tante: stando ai dati di Federterme, alla fine del 2023 gli stabilimenti termali in attività sono 317 e costituiti per oltre il 90 percento da strutture accreditate Servizio sanitario nazionale "Ma non facciamone solo un luogo di relax. Le terme servono anzitutto a curarsi". A dirlo è Marco Romanelli, docente dell’Università di Pisa e direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia Universitaria presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria pisana. E che è responsabile anche di una proposta formativa innovativa: da qualche anno dirige infatti il master di secondo livello in Medicina termale e Idrologia medica all’Università di Pisa.

Professore, è possibile tracciare un identikit di chi frequenta le terme?

"Alcuni sono clienti in cerca di relax; altri sono invece pazienti affetti da patologie croniche e dermatologiche che vanno alle terme una volta l’anno per curarsi. E lo fanno, come noto, con le acque e con i fanghi. Altri ancora sono in qualche modo “fidelizzati”. Anche perché il Sistema sanitario nazionale consente due settimane di cura all’anno, rimborsando il ticket. Un fatto positivo: ma rispetto ad altri Paesi siamo indietro. In Francia le settimane a disposizione sono tre".

Qual è il percorso che porta il paziente alle terme?

"Il medico di base prescrive la cura d’intesa il medico termalista. Oggi però queste due figure lavorano ancora troppo separatamente. Ecco perché la Regione Toscana sta per mettere in campo una grande novità, che parte da un mio progetto in collaborazione con l’azienda ospedaliera di Pisa".

Quale?

"Entro la fine dell’anno verrà aperto nell’ospedale di Pisa il primo ambulatorio di medicina termale a livello nazionale. I medici di base potranno mandare i pazienti da noi, il che permetterà di lavorare meglio. Ma in questa direzione va anche il master da me diretto in Medicina termale. Il medico termalista è una figura da valorizzare, e noi ci stiamo provando".

Quali sono gli errori da evitare quado si decide di andare alle terme?

"Se ci riferiamo all’ambito strettamente curativo, è sconsigliabile farlo quando la malattia è nella sua fase più acuta. Bisogna aspettare che la malattia si stabilizzi e poi scegliere il posto giusto. Il che non è affatto banale. Ovviamente, le terme sono anche un luogo in cui rilassarsi. Ecco perché, al di là della cura, sono importanti anche nel quotidiano".

Gli italiani preferiscono certi stabilimenti termali rispetto ad altri?

"Direi di no, anche perché gli stabilimenti non mancano. E molto ha fatto anche il bonus terme. Ma resta sicuramente molto da fare: bisogna investire di più, soprattutto, mi viene da dire, nelle figure accreditate. Io sono specializzato in Idrologia Medica, e al momento c’è solo una scuola a Roma che si occupa di questo tipo di specializzazione".

Che consigli darebbe a chi decide di curarsi alle terme?

"Il mio consiglio è anzitutto quello di scegliere il posto giusto, e in questo caso molto possono fare i medici termalisti. Inoltre, bisogna scegliere il periodo migliore. Ogni malattia ha infatti una sua stagionalità. Questo consente anche la sinergia tra farmaci e cure termali, ottimizzando le spese per il paziente".