Mercoledì 8 Maggio 2024

Puccini e Torre del Lago. La proposta di Veronesi: “Copriamo il gran teatro. Musica non solo in estate”

Il presidente del Comitato nazionale: “Sarebbe un progetto significativo”

Alberto Veronesi

Alberto Veronesi

Viareggio, 19 ottobre 2023 –  Alberto Veronesi, presidente del Comitato nazionale delle Celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Puccini (29 novembre 1924), ha mostrato di navigare nelle polemiche come la sua bacchetta vola sugli spartiti quando dirige. E mentre s’avvicina il clou delle manifestazioni, lancia la sua proposta: «Realizziamo la copertura del Gran Teatro all’aperto del Festival Puccini, per fare musica a Torre del Lago tutto l’anno».

Dopo tante discussioni, come procede l’attività del Comitato?

«Come si è visto abbiamo dato ampia visibilità alle celebrazioni, con parecchie prime pagine sui primi eventi e le iniziative sulla vita e le composizioni del Maestro. Abbiamo evidenziato i problemi ancora esistenti su certe regie delle sue opere, e brani ancora tabù quali l’Inno a Roma. Ma grazie al Comitato hanno parlato di Puccini in tutto il mondo».

Cosa bolle in pentola?

«Le celebrazioni stanno avendo un cambio di passo con Mehta, Fischer, i Wiener e la Budapest Orchestra che danno all’inizio dell’anno celebrativo una dimensione internazionale coi due grandi centri della musica mondiale, il Teatro alla Scala e la Konzerthaus di Vienna. Mi riferisco alle opere e ai concerti che mettiamo in scena ora a Lucca».

E fuori dalle terre di Puccini?

«Intanto parliamo delle cose nostre. Sono arrivate tante proposte, abbiamo deliberato di portare qua grandi orchestre mondiali nel 2024: come la Concertgebouw di Amsterdam; la Pittsburgh Symphony Orchestra col maestro Manfred Honeck; la London Philharmonic Orchestra, la Mahler Chamber Orchestra con Vasily Petrenko. Anche questo è un modo anche per attirare l’attenzione internazionale sulle terre pucciniane. Ma ci sono anche aspetti legati alle celebrazioni che riguardano l’estero, come previsto dalla legge istitutiva del comitato. Ci saranno attività significative, come contributi a un festival in Spagna con la famiglia reale, a concerti in Gran Bretagna con la Royal Family, partecipazioni a produzioni liriche in paesi simbolo come l’Ucraina, ed eventi significativi anche a Montecarlo e Bruxelles, luoghi importanti della vita di Puccini».

E nel resto della Penisola?

«Alcuni progetti riguarderanno il Mezzogiorno, Roma, Torino... Sono all’ordine del giorno ma il comitato non è ancora arrivato a votare le proposte».

Agli amministratori locali interessava il recupero dei luoghi pucciniani. A che punto siamo?

«Il primo bando di valorizzazione e tutela dei luoghi di Puccini è già assegnato: contribuiamo al recupero della Villa del Marco Polo a Viareggio, ai lavori al teatro del Festival Puccini per i due ingressi storici e uno nuovo da Villa Caproni, alla Villa Mausoleo a Torre del Lago, alla casa natale a Lucca, ai restauri dei busti di Giacomo Puccini al Conservatorio di Milano, al teatro a Bagni di Lucca, alla valorizzazione e implementazione del museo di Celle Puccini in Garfagnana, all’organo pucciniano di Mutigliano. La commissione sta lavorando alle assegnazioni del secondo bando da 1 milione e 300 mila euro. Serve un accordo con la proprietà privata per i lavori al Caffè Di Simo, storico luogo che Puccini frequentava a Lucca».

Queste celebrazioni cosa lasceranno alle nuove generazioni?

«La conoscenza. E abbiamo un grande progetto di diffusione dell’insegnamento pucciniano nelle scuole a indirizzo musicale del Paese, vogliamo portare in almeno mille scuole da Nord a Sud la promozione della musica di Puccini, con concerti e coinvolgimento degli allievi. Ci saranno interventi per la digitalizzazione degli archivi, e borse di studio per cui stiamo raccogliendo donazioni a Lucca e a Milano».

Altre iniziative musicali?

«Dobbiamo fare anche un cartellone più cameristico, per valorizzare le partiture del maestro che hanno una valenza più vicina alla musica da camera. E dovremo valorizzare un bene unico che ha la provincia di Lucca, la Villa Reale di Marlia, che è una piccola Versailles dove sarebbe possibile costituire un piccolo “Glyndebourne Festival Opera“, col picnic sul prato come fanno nei pressi di Londra nei lunghi intervalli tra gli atti delle opere. E’ un’idea non ancora deliberata».

Quindi in vista del 2024 procede tutto bene?

«Sì e no: sarebbe il caso di commissionare e mettere delle nuove sculture monumentali in centro a Torre del Lago, a Milano dove c’è la statua di Verdi ma non quella di Puccini, e perché no a Torino che è città ampiamente pucciniana. A novembre inizia il Mese Pucciniano e ci vorrebbe un grande concerto a Viareggio anche per lanciare gli spettacoli novembrini a Lucca, non ancora deliberati. Ma i teatri di Viareggio sono chiusi e l’unico posto dove sta un’orchestra è il centro congressi Principe di Piemonte... mentre a Torre del Lago c’è l’Auditorium Caruso. Per questo io credo che l’unico intervento veramente utile nei luoghi pucciniani sia la copertura del Gran Teatro del Festival Puccini, per farvi musica tutto l’anno, ovviamente anche con attività congressuali. Sarebbe un intervento senza costi impossibili».