di Agostino Poletto*
Il tema di questa tornata invernale di appuntamenti di Pitti Immagine è PittiWay. Attraverso Pitti Way abbiamo voluto rendere l’idea della situazione attuale in cui tante crisi diverse si sovrappongono, si confondono e ci confondono. Ma anche delle tante opportunità che ci stanno davanti. Perché, in barba alle tante difficoltà presenti, il sentimento diffuso non è solo di incertezza ma anche di forte voglia di ripartire. ’Way’ vuol dire ’via, passaggio, senso’, ma anche ’modo, sistema, metodo’: Pitti Way vuol dire entrambe le cose.
Con le nostre manifestazioni diamo conto ad ogni stagione della natura non lineare e contraddittoria della moda – moda intesa in senso largo come sensibilità per il nuovo, per il cambiamento del pensiero e dei gusti, nel mondo dell’abbigliamento e in molti altri mondi – e insieme della sua capacità di progettare bussole per direzioni possibili, provvisorie e meno provvisorie, ma in grado di indirizzarci per almeno un tratto iniziale di strada. In altre parole il principio della ragione insufficiente, la consapevolezza del mutamento continuo e la disponibilità, l’ostinazione, a guardare avanti e a farsi sempre di nuovo strumenti del non-ancora.
Abbiamo trasformato la Fortezza da Basso in una jungla di informazioni visive, una moltitudine ludica e pop di cartelli, avvertimenti, indicazioni luminose che mimano la segnaletica stradale: linee, frecce, curve, inversioni, avvertimenti da seguire e da cui ricavare spunti utili, suggerimenti per scovare nuove proposte, nuovi stili e nuove aziende. Un caos ordinato ma non teleguidato da GPS e altri congegni che oggi ci dispensano da una ricerca che è sempre fatta anche di intelligenza e intuito personale, applicazione e serendipità.
Mai come in questo caso, la creazione, l’elaborazione e la realizzazione del tema sono state il frutto di un intenso lavoro di gruppo, coordinato dalla direzione creativa di Angelo Figus, che per le scenografie in Fortezza si è avvalso della bravura di Alessandro Moradei e per il video della campagna pubblicitaria di quella di Leonardo Corallini che lo ha diretto, di Maurizio Brocchetto che ne ha curato i costumi, di Elvio Seta che ha pensato le musiche e di Giampaolo Gobbi che lo ha interpretato. Un lavoro di gruppo che è anche uno degli elementi fondamentali della filosofia del PittiWay di Pitti Immagine.
*Direttore generale di Pitti Immagine