Mercoledì 2 Ottobre 2024

Pesaro 2024, il Montefeltro c’è e conta

Incontro nei giorni scorsi a Carpegna del vicesindaco del capoluogo Vimini con vari sindaci per creare una rete di ’eccellenze’

Pesaro 2024,  il Montefeltro c’è e conta

Pesaro 2024, il Montefeltro c’è e conta

Tanta gente ad ascoltare e la certezza di esser di fronte ad un’opportunità unica per far conoscere le proprie eccellenze. Si è parlato di questo nell’Auditorium comunale di Carpegna nei giorni scorsi in occasione del terzo incontro in vista di Pesaro capitale italiana della cultura 2024. Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, ha incontrato sindaci (foto), portatori di interessi, artisti, operatori culturali, turistici ed economici dell’Unione Montana Montefeltro che raccoglie i comuni di Belforte all’Isauro, Carpegna, Frontino, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sassocorvaro Auditore, Tavoleto. La prima parte dell’incontro rivolta agli operatori è stata aperta da Mirco Ruggeri e Luca Pasquini rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del Comune di Carpegna che hanno ribadito un concetto chiave: "Siamo nel cuore del Parco Interregionale Sasso Simone Simoncello, quindi siamo perfettamente in tema con ‘la natura della cultura’ - fra l’altro una zona dopo la pandemia sempre più riscoperta come destinazione turistica per la ricerca del green". "Incontrarsi, condividere le strategie e avviare una progettazione condivisa: ecco il senso di questi incontri - ha sottolineato Daniele Vimini - ricordando le 52 settimane in cui i Comuni della Provincia saranno Capitale della Cultura chiedendo loro di usare il metodo della compartecipazione e di costruire il più possibile reti che facciano dialogare realtà diverse in modo da avere una massa critica maggiore. Da parte del Comune di Pesaro un duplice sforzo: metà del budget del Ministero (un milione) servirà a cofinanziare i progetti dei comuni, cifra cui si aggiunge il bando di 200.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro; e ancora, la comunicazione e l’ufficio stampa saranno gestiti in modo centralizzato da Pesaro 2024 senza dover investire da parte dei comuni". "Uno dei 44 progetti – ha continuato Vimini - punta a rendere bar, osterie e attività di ristorazione come veri e propri punti di accoglienza (con un lavoro di formazione affinché chi ci lavora sappia informare i visitatori su cosa accade nel 2024) e allo stesso tempo luoghi dove presentare eccellenze seguendo due filoni: una mappa dei pani della provincia che si inserisce nella mappa mondiale Unesco che avrà tempi più lunghi, e poi i 3 prodotti Dop provinciali: la Casciotta di Urbino, l’olio extravergine di oliva di Cartoceto, il prosciutto di Carpegna. L’obiettivo più grande è creare tanti percorsi condivisi con tutto il territorio". am.pi.