Mercoledì 1 Maggio 2024

Masi Conditioners vola "Il sogno è diventato realtà"

La società produce sistemi di climatizzazione per cabine di macchine operatrici "Collaboriamo con le principali case costruttrici, lavorando a stretto contatto"

Stefano Masi e la moglie Paola

Stefano Masi e la moglie Paola

Il potere dei sogni. La volontà di credere, con tutte le forze, in un progetto. La Masi Conditioners, azienda leader nella progettazione e realizzazione di sistemi di climatizzazione, condizionamento e riscaldamento per cabine di macchine operatrici, nasce così nel 2001 da un’idea di Stefano Masi e sua moglie Paola.

"Una realtà di prima generazione, siamo partiti da zero – riavvolge il nastro della memoria Paola Toschi Masi –. Per noi è come un terzo figlio. Mio marito era socio di un piccolo elettrauto specializzato nell’installazione di impianti clima sulle auto. Lo spunto vincente è stato quello di immaginare la stessa tecnologia applicata sui mezzi da lavoro". Qualche esempio? Carrelli elevatori, trattori agricoli e macchine movimento terra. E oggi la Masi Conditioners collabora con tutte le principali case costruttrici del comparto. Un viaggio a gonfie vele, anche grazie al passaparola, verso il traguardo dei 4 milioni di euro di fatturato. "Lavoriamo a stretto contatto con i costruttori. Cerchiamo di capire le loro necessità ed esigenze – sottolinea –. Il nostro ufficio tecnico è in grado di creare un ‘vestito’ su misura per ogni cliente. Sistemi di climatizzazione personalizzati che poi si interfacciano con un mercato in costante evoluzione".

Via libera a piccole e grandi produzioni. La Masi Conditioners lavora per processi, vanta la marcatura CE dei suoi prodotti e tutte le certificazioni idonee a garantire un sistema integrato di qualità.

"Il controllo e la verifica dei passaggi del ciclo produttivo sono un autentico valore aggiunto. Così come la costante opera di ricerca ed innovazione tecnologica – continua la Toschi Masi –. Quando i clienti approvano i nostri kit pre-serie comincia il lavoro delle sei linee di assemblaggio nello stabilimento di Molinella. Un percorso che sfocia nel montaggio dei nostri sistemi sui mezzi da parte dei costruttori". Per non parlare delle ampie forniture nel magazzino ricambi che permettono una pianificazione produttiva fino a tre mesi. "Siamo un’azienda molto flessibile. Questo ci ha aiutato al cospetto delle criticità segnate da pandemia e rincari delle materie prime – analizza –. L’attualità parla di nuovi clienti e produzioni inedite. Con un più 18% sul fronte degli introiti dopo il flusso pandemico". Senza perdere mai di vista i valori. Quelli veri. "La nostra è una famiglia, una squadra unita e coesa. I dipendenti sono cresciuti insieme a noi – conclude la titolare –. In azienda è entrata anche nostra figlia Giulia che segue l’ufficio estero. I sacrifici ci ricordano ogni giorno da dove siamo partiti. Come quel primo stand ad Eima fatto con scatoloni bianchi e qualche fiore secco". Chapeau. Mattia Grandi