di Egidio Scala
Più valore alle Pmi italiane. Si è conclusa ieri a Milano a Palazzo Mezzanotte la quarta edizione di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese. L’evento finale, in collaborazione con ’The European House-Ambrosetti’, ha celebrato le 140 piccole e medie imprese che si sono presentate nel roadshow di questa edizione, con 12 eventi sui territori e due rispettivamente dedicati al terzo settore e all’agribusiness.
Sono emerse le storie di successo, il valore delle idee e delle persone, la capacità di far propri obiettivi ESG armonizzati alla strategia d’impresa e la capacità di queste Pmi nel saper reagire alle incertezze del contesto macro-economico investendo in piani di rilancio e trasformazione nei settori chiave indicati dal Pnrr: Digitalizzazione e Competitività, Sostenibilità e Transizione ecologica, Innovazione, Ricerca e Istruzione o Welfare e Salute. Dagli impatti e le reazioni alla crisi energetica, ai progressi della transizione digitale, dalla capacità di innovare della manifattura fino all’aumento degli investimenti in digitalizzazione e servizi online, dagli investimenti per la transizione green a quelli in formazione e capitale umano, è emerso dalla voce degli imprenditori un tratto comune, l’attenzione al business ma anche all’impatto che genera.
Emerge oggi la percezione che stia cambiando il ruolo dell’imprenditore, capace di riconoscere come valore la vocazione sociale dell’azienda. Le Imprese Vincenti investono in formazione, in welfare, in processi eco-sostenibili e in progetti che danno rilevanza all’impatto sociale e anche alla qualità del prodotto in virtù della valorizzazione dei territori. Proprio la ricaduta territoriale – in termini di occupazione, attrattività e sviluppo – è una delle chiavi di lettura dei Imprese Vincenti. All’evento finale economisti e imprenditori hanno tracciato un bilancio e attivato un dialogo con al centro le imprese e il loro futuro. Dopo i saluti di Claudia Parzani, presidente Borsa Italiana, e Virginia Borla, executive director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, l’apertura dei lavori è stata affidata a Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo scenario macro-economico, a cui ha fatto seguito l’intervento di Valerio De Molli, managing partner e ceo The European House-Ambrosetti, sul contributo delle Pmi italiane alla ripartenza. È seguita la tavola rotonda su “Pnrr e transizione sostenibile e digitale per la crescita e la competitività delle Pmi italiane“ con interventi di Enrico Giovannini, direttore scientifico Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ASviS, Anna Roscio, executive director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, Stefano Serra, presidente Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, Meccatronica Aerospazio Piemonte, Marta Testi, ad Elite, e Francesco Ubertini, vicepresidente Fondazione ICSC.
Il percorso delle Imprese Vincenti è stato oggetto di una riflessione a due voci, quella di Federico Pendin, presidente Fondazione San Nicolò, e di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, che hanno evidenziato come utilità sociale, bene collettivo e valorizzazione della comunità siano il terreno comune per essere vincenti.
Le 140 Imprese Vincenti presenti all’evento, realizzato con il supporto di Visa, saranno inserite in programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale offerti da Intesa Sanpaolo e dai partner dell’iniziativa, Bain & Company, Elite-Gruppo Euronext, Gambero Rosso, insieme a Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, Nativa e Circularity. "Queste aziende – ha affermato Barrese – emergono come testimonial del Made in Italy e della capacità esemplare di cogliere i nuovi stimoli e trasformare la propria visione anche in logica Esg. Grazie al nostro supporto già 6mila imprese clienti sono riuscite ad aggiudicarsi un bando pubblico, a nostro avviso si tratta di un grande successo di squadra".