L’esposizione globale dedicata alle spezie e alle erbe officinali e aromatiche, è pronta a rilanciare. L’unico salone europeo dedicato al settore, per il terzo anno consecutivo ha scelto il palcoscenico di Macfrut, facendone un punto di riferimento per il settore e internazionalizzando sempre più il suo raggio d’azione, arrivando a coinvolgere compratori da 13 Paesi sparsi in quattro continenti, insieme ai maggiori operatori nella catena di approvvigionamento delle materie prime.
"L’appuntamento nasce dall’esigenza di mettere insieme gli operatori di una filiera complessa – spiega uno dei coordinatori del salone, Andrea Primavera, Presidente di Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) -. Lavoriamo perché l’evento diventi sempre più centrale per il settore delle piante aromatiche, medicinali, spezie e derivati botanici".
I servizi e le opportunità offerte sono molteplici, dal momento che il progetto di accoglienza delle delegazioni, prevede non solo l’accesso al padiglione, ma anche un tour nel territorio emiliano romagnolo per visitare le aziende agricole, la filiera tecnologica delle attrezzature specializzate e pure le eccellenze turistiche, ambientali e industriali della regione.
Il salone sarà arricchito anche da un’area interattiva, l’Herbal Factory, che permetterà ai visitatori di avvicinarsi in prima persona ad alcune fasi della prima trasformazione di derivati officinali. "Lo spazio – spiega Demetrio Benelli, direttore di Erboristeria Domani, la rivista professionale che cura l’organizzazione dell’Herbal Factory – è pensato per tutti i visitatori di Macfrut che potranno mettere alla prova le loro conoscenze sulle erbe e iniziare a conoscere la fasi della creazione del prodotto erboristico, realizzata con il supporto del gruppo di ricerca Gripo e dell’Università di Padova. Cito per esempio un’area dei sensi nella quale i visitatori, attraverso i profumi e i colori, potranno cimentarsi nel tentativo di riconoscere i diversi prodotti di una serie di piante officinali. Un laboratorio estrattivo sarà allestito in una piccola aula dove gli esperti e ricercatori faranno dimostrazioni e terranno lezioni frontali, e si potrà assistere a prove di distillazione ed estrazione con ultrasuoni".
Nell’area dimostrativa verrà trattata anche l’attività professionale di raccolta delle piante spontanee, una pratica ancora centrale nel mercato.
Il coordinamento scientifico di Herbal Factory è curato da Stefano Bona, docente dell’Università di Padova.