Mercoledì 1 Maggio 2024

Scrittori e registi sedotti dal Lambrusco

Luca Bonacini

Luca Bonacini

ALLA VIGILIA del Vinitaly, il Lambrusco si mette in abito da sera, pronto ad accogliere i milioni di appassionati che saranno a Verona a partire da domenica. È tra i vini italiani più venduti al mondo, con una storia plurimillenaria, e un’affermazione internazionale che continua a mietere successi nelle guide di settore, in particolare con i 4 Lambrusco della provincia di Modena riuniti nel Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi. Un vitigno conosciuto già da Virgilio, che ci conferma come la Vitis Labrusca, da cui si ricavava una bevanda succosa e aspra, fosse già nota 2.000 anni fa. Ne parla il filosofo Catone, giudicando il territorio modenese fra i più fertili. Plinio ne descrive le foglie, i tralci e il colore dei grappoli. Il Petrarca lo elogerà qualche secolo dopo, e Napoleone Bonaparte saprà apprezzarlo nel 1796 quando prenderà Modena, tanto da farselo spedire a Parigi e in seguito all’Elba. Un vino schietto e sincero di cui Paolo Monelli, scriverà nel “Ghiottone Errante”, che saprà convincere l’esigente palato del giornalista Gianni Brera, al ristorante Bianca, e persuadere Guido Piovene, che ne darà conto nel suo Viaggio in Italia. Lo scrittore e regista Mario Soldati, ne farà oggetto di una famosa trasmissione televisiva; Luigi Veronelli, ne trarrà spunto per i suoi articoli controcorrente; i giornalisti Robert Parker ed Eric Asimov, nelle loro autorevoli pubblicazioni. Estimatori di ogni ordine e grado, sapranno apprezzare il Lambrusco, da Francesco Guccini a Carlo Petrini; da Luciano Ligabue a Vasco Rossi, mentre il costruttore Enzo Ferrari e il tenore Luciano Pavarotti, ne diverranno involontari ambasciatori nel mondo. E lo chef Massimo Bottura ne farà un ingrediente della sua cucina creativa. «È un vino che racconta un territorio – afferma Ermi Bagni, presidente del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, – oggi declinato in versioni ancestrali, o in raffinati Metodo classico, che si potranno assaggiare al 52° Vinitaly, con i numerosi produttori». Tanti gli eventi al padiglione Emilia Romagna: «Il 15 aprile, alle 11, sarà presentato il volume “La viticoltura nelle terre dei Lambruschi”, – continua Bagni – mentre alle 13 (e il 17.04 alle 12), ci saranno due verticali di Parmigiano sposate a diverse tipologie di Lambrusco. Il 16 aprile, alle 15 verrà presentata la rivista Bubble’s con degustazione di Lambrusco brut metodo classico. Il 17 aprile alle 11 presso la Sala Iris, ci sarà una master class con Michele Shah».