Domenica 6 Ottobre 2024
GIACOMO GIAMPIERI
Distretti

Massimiliano Polacco: "Ospitalità, serietà e onestà. Ecco le tre parole d’ordine per un turismo d’eccellenza"

Il direttore di Confcommercio: "Natura, svago e relax i punti di forza dell’offerta. Determinante l’adeguamento delle strutture ricettive, come spa e centri benessere".

Massimiliano Polacco: "Ospitalità, serietà e onestà. Ecco le tre parole d’ordine per un turismo d’eccellenza"

Massimiliano Polacco: "Ospitalità, serietà e onestà. Ecco le tre parole d’ordine per un turismo d’eccellenza"

Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche e membro della giunta camerale con delega al turismo, alla fine di aprile avete realizzato la quarta edizione degli Stati generali del turismo, puntando sullo slogan "Ambasciatori dei valori della regione", a testimonianza della forte vicinanza al territorio. Che cosa è emerso?

"Che dobbiamo spingere sui valori marchigiani, propri dei nostri imprenditori: l’ospitalità, la serietà, l’onestà e tutte quelle qualità che ci caratterizzano e si traducono nella formula integrata di accoglienza che proponiamo ai turisti nazionali e internazionali che arrivano nella nostra regione. Puntiamo su questi valori per incrementare i flussi". Due domande in una: che cosa cercano i turisti che vengono nelle Marche e chi sono?

"Abbiamo effettuato uno studio grazie ai dati turistici del 2023 elaborati dalla Camera di Commercio e sono emerse tre categorie che portano a scegliere la destinazione Marche: una è la categoria natura, svago e relax, un’altra è la cultura, un’altra ancora è il turismo esperienziale".

E la seconda risposta?

"Il 50 per cento dei turisti che arrivano sono coppie. Se prima si pensava a un turismo familiare, ora invece la scoperta dei nostri territori si fa in due. Altro dato importante è quello legato alla presenza, più marcata, di turisti nati dal 1981 al 1995, la cosiddetta generazione Y, che potremmo definire più alto spendente. Insomma, sempre più ragazzi scelgono le Marche. Non giovanissimi, orientati verso altri lidi, ad esempio la Romagna, e neppure troppo anziani, stanziali". Che cosa significa questo?

"Chi viene nelle Marche lo fa compiendo una scelta consapevole: qui troveranno tutto. Gli stranieri prediligono la cultura, i giovani le esperienze. Dunque sono previsti sempre più pacchetti che guardano alle nuove frontiere del turismo, da quello sportivo e del tempo libero, passando per le gite, a cavallo o in barca, fino a quello enogastronomico. Insomma, quando si acquista una vacanza, si acquista poi un’esperienza di tanti tipi". Come irrobustire l’offerta?

"Come da noi chiesto, la Regione sta organizzando un bando innovativo per l’adeguamento delle strutture ricettive, come spa e centri benessere, per potenziare le attività legate al relax e migliorare la qualità della nostra accoglienza turistica".

E sulla cultura invece?

"Qui credo sia necessario lavorare all’opposto, e ovvero sul turista. Uscire dalla logica del piccolo e bello, delle feste di paese, iniziando a pensare ai grandi attrattori con il Rof di Pesaro, il Mof di Macerata, il Summer Jamboree di Senigallia per richiamare un target più ampio. Noi ad esempio abbiamo organizzato Pane Nostrum, con 5mila persone da fuori regione. Ecco, quella è la vera destagionalizzazione. E abbiamo un’anteprima..." Quale?

"Due anni fa abbiamo lanciato il Forum della ristorazione marchigiana, che è stato propedeutico alla creazione della Giornata nazionale della ristorazione, che sarà celebrata ogni 18 maggio. Proprio il 16 presenteremo tale iniziativa alla Camera dei deputati. È partito tutto da Ancona".

Però di Ancona capoluogo non ha ancora parlato.

"Beh, la mia posizione è chiarissima. Il futuro di Ancona è nelle sue radici. C’è una parte incantevole nella città antica, che va riscoperta. Un mio pallino è l’anfiteatro romano: una location ideale per organizzare degli eventi di altissimo profilo".

Quanto è importante lo sviluppo infrastrutturale per il turismo?

"Essenziale. Non smetterò mai di dirlo, un’infrastruttura autostradale che si ‘ferma’ a Pedaso e isola il sud delle Marche è un problema serio: ritengo necessaria la terza corsia. E poi questa regione non può più prescindere da un migliore collegamento con Roma. Per Milano bene o male ci sono. Per la Capitale, tra ferrovia e aeroporto, si deve potenziare assolutamente la rete".

Si riferisce anche alla continuità territoriale?

"Certo. È una grande occasione. SkyAlps oggi offre un servizio diverso, ma è fondamentale rimodulare orari dei voli per permettere sia al turista che ai lavoratori di raggiungere la destinazione in maniera più agevole". Capitolo Bolkestein e concessioni balneari all’asta dopo l’ultima pronuncia del Consiglio di Stato: le europee incombono, che cosa chiedere ai rappresentanti che saranno eletti a Bruxelles?

"Sono stati commessi molti errori, il comparto andava salvaguardato dall’inizio. Ora è opportuno fare maggiore attività di lobbying nei confronti delle imprese del settore, che non possono rischiare di essere distrutte. La posizione del governo la conosciamo, alziamo l’asticella: auspico che il Parlamento europeo valuti meglio il principio di economicità. Intanto agli italiani dico: fate quadrato attorno alle imprese balneari, sono il fiore all’occhiello del turismo".