Previsioni all’insegna di un cauto ottimismo da parte degli operatori del distretto turistico marchigiano. Le strutture sono pronte a ospitare i turisti, ma gli imprenditori temono, come è avvenuto l’anno scorso, che la variabile del meteo possa condizionare ancora la stagione. Il presidente di Federalberghi Marche, Luca Giustozzi, illustra quali sono le previsioni per la stagione turistica che sta per iniziare. "Ci aspettiamo una stagione turistica positiva e a oggi stiamo registrando dei feedback molto significativi sia per quanto riguarda le richieste di informazioni e di preventivi, sia per quelli che sono identificati come turisti ’individuali’ – esordisce il presidente Giustozzi –. Questa importante fetta di turisti si contraddistingue per la prenotazione ’sotto data’ e il fattore determinante per la conferma definitiva sarà come sempre legato alla situazione del meteo". In merito invece al turismo legato ai gruppi turistici che organizzano e prenotano la propria vacanza con largo anticipo, ci sono, secondo Giustozzi, "ottime segnalazioni da parte di numerose strutture associate".
In sintesi, se il meteo sarà maggiormente clemente rispetto alla scorsa stagione, "ci aspettiamo una stagione turistica da chiudere con il segno positivo", ribadisce il presidente di Federalberghi Marche.
Prevedete l’arrivo di molti turisti stranieri? Da quali Paesi?
"Nel 2023, il numero di presenze di turisti stranieri registrate nella nostra regione ha rappresentato uno degli indicatori statistici maggiormente positivi e per questo auspichiamo che possa continuare questo lento percorso di crescita anche nell’attuale stagione. Parliamo di percorso lento, perché nonostante il +12% di presenze straniere registrato nelle Marche nel 2023 rispetto al 2022, abbiamo ancora enormi margini di crescita per avvicinarci alla media nazionale. Scendendo maggiormente nel dettaglio, crediamo che i numeri più significativi si registreranno come sempre dai nostri ’mercati tradizionali’: Germania, Paesi Bassi e Svizzera, con numeri in crescita dalla Francia. Non dimentichiamo i turisti dalla Gran Bretagna e da alcuni Paesi dell’Europa dell’est, che in alcune zone della nostra regione hanno da sempre storiche relazioni".
È possibile tracciare un bilancio della stagione turistica 2023?
"Per quanto riguarda il 2023, abbiamo avuto un bilancio non sempre lineare e omogeneo. Sicuramente, se ci limitiamo alla stagione estiva, le cattive condizioni climatiche dell’inizio dell’estate 2023 hanno creato indubbiamente problemi su tutto il territorio regionale, facendo registrare, se ci limitiamo al solo periodo da giugno a settembre, dei cali di presenze che sono stati difficilmente ammortizzabili. Fortunatamente, il caldo e il sole che abbiamo avuto nei mesi di settembre e ottobre hanno consentito alle strutture ricettive aperte di accogliere numerosi turisti. In termini generali, una stagione difficile, che è stata comunque portata a buon fine. Significativi sono stati i risultati raggiunti in mesi dell’anno non propriamente considerati estivi. Un aspetto da segnalare è poi legato alla redditività aziendale, perché non è detto che a fronte di un buon risultato di presenze turistiche corrisponda sempre un buon risultato di bilancio, essendo questo fortemente condizionato da fattori economici generali, che da anni stanno costringendo le nostre imprese a rimodulare e a rigenerare continuamente le proprie modalità operative".
La sostenibilità è sempre più una leva strategica per il turismo?
"Assolutamente sì. Ci confrontiamo ormai con una domanda turistica sempre più matura da questo punto di vista e sempre più attenta a certe tematiche. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, le imprese del ricettivo alberghiero della nostra regione hanno continuato a investire per riqualificare la propria offerta e anche per rendere le proprie strutture sempre più sostenibili. Soltanto a titolo informativo, ci piace ricordare che negli ultimi bandi pubblicati dal ministero del turismo e finanziati con le risorse del Pnrr, sono stati circa 150 i progetti presentati da alberghi marchigiani con oltre l’85% degli stessi che hanno previsto investimenti in materia di sostenibilità".
Quali sono i tratti distintivi del turismo delle Marche?
"Ai recenti Stati generali del turismo di Confcommercio Marche abbiamo presentato dei dati interessantissimi elaborati dall’Unioncamere nazionale con un focus specifico sul turismo marchigiano. Ebbene, la nostra regione si sta posizionando nel mercato turistico come un luogo nel quale i visitatori possono trovare la cura e l’armonia del paesaggio, un territorio che si contraddistingue per il buon vivere, per il benessere e per il relax. Ma c’è di più, perché abbiamo a che fare con un territorio capace di offrire anche un turismo attivo in grado di coniugare la nostra costa con l’entroterra. Un binomio, questo, che grazie anche alla valorizzazione dei borghi, potrà aiutare a rilanciare anche le aree interne della nostra regione".